martedì 24 maggio 2016
Secondo il primo rapporto del team investigativo incaricato delle indagini, la dimensione dei resti umani rinvenuti finora sembrerebbe confermare questa ipotesi. Intanto Il Cairo smentisce Atene sulle ultime manovre dell'aereo.
Aereo caduto, «esplosione a bordo»
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Non sono stati ritrovati resti umani "più grandi di un palmo", circostanza che sembrerebbe avvalorare l'ipotesi di un "esplosione a bordo". Questo è quanto emerge da un primo rapporto diffuso oggi dal team di medicina legale che sta operando sui rottami dell'airbus 320 di Egyptair, precipitato nel Mediterraneo lo scorso 19 maggio mentre volava da Parigi al Cairo.

NESSUNA TRACCIA DI ESPLOSIVO. Eppure sui resti analizzati finora (circa un'ottantina divisi in 23 sacchetti), non sarebbero state trovate tracce di esplosivo, o almeno questo è quanto è stato riferito da un medico legale egiziano, membro dell'equipe investigativa, ripreso da Sky Arabia e dal sito web del quotidiano locale al-Wafd. Non sono però disponibili ulteriori dettagli e al momento le autorità ufficiali egiziane non hanno ancora smentito né confermato la notizia. Resta però il fatto che i corpi, sempre secondo il rapporto, "non sono stati divorati da pesci" e "non si sono modificati dopo essere caduti in acqua". Alcuni investigatori francesi hanno dichiarato che l'aereo, prima di scomparire dai radar, ha inviato una serie di allerte indicando del fumo nel velivolo, oltre a possibili problemi ai computer di bordo. Le segnalazioni però non specificavano le cause ed esperti dell'aviazione hanno chiarito che non può essere escluso nè un sabotaggio nè un problema tecnico.

Un giubbotto di salvataggio rinvenuto tra i rottami dell'Airbus 320 

IL CAIRO SMENTISCE ATENE. In mattinata, intanto, funzionari del Cairo ripresi dal Guardian hanno smentito il ministero della Difesa greco che, subito dopo la tragedia, aveva parlato di "brusche virate" effettuate dall'Airbus prima di inabissarsi con 66 persone a bordo. Il quotidiano inglese riferisce che il capo dell'agenzia pubblica egiziana per i servizi all'aeronautica civile, Ehab Azmy, avrebbe dichiarato che l'aereo non ha virato né perso quota prima di sparire dai radar. Aggiungendo poi che l'airbus viaggiava a velocità di crociera a una quota di 37mila piedi (11.270 metri) nei minuti prima della scomparsa: "Il fatto nega quel che dicono i greci sull'improvvisa perdita di quota dell'aereo prima di scomparire dai radar" ha aggiunto. "Non c'è stata alcuna virata a destra o a sinistra e il velivolo era a posto quando è entrato nello spazio aereo egiziano". Il ministro della Difesa ellenico Panos Kammenos aveva dichiarato che l'airbus aveva attraversato senza problemi lo spazio aereo greco prima di virare improvvisamente a sinistra di 90 gradi per poi compiere una rotazione completa a destra. L'aereo sarebbe poi precipitato da 37mila piedi fino a 15mila prima di sparire dai radar a 10mila piedi.

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