sabato 5 marzo 2011
Almeno due persone sono morte negli scontri esplosi tra musulmani e cristiani a sud del Cairo. Una chiesa, secondo quanto riferito dalle forze di sicurezza, è stata incendiata nel villaggio di Sol da un gruppo di musulmani. «Due persone hanno perso la vita e una chiesa è stata data alle fiamme durante gli scontri tra due gruppi di persone».
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Almeno due persone sono morte negli scontri esplosi tra musulmani e cristiani a sud del Cairo. Una chiesa, secondo quanto riferito dalle forze di sicurezza, è stata incendiata nel villaggio di Sol da ungruppo di musulmani. «Due persone hanno perso la vita e una chiesa è stata data alle fiamme durante gli scontri tra due gruppi di persone», ha detto una fonte ufficiale all'agenzia Mena.Secondo la versione ufficiale i due morti sono un contadino ed un commerciante di frutta musulmani, che hanno avuto un violento litigio, con lo scambio di colpi d'arma da fuoco, con un contadino cristiano copto perchè il figlio di quest'ultimo aveva una relazione con la figlia del contadino musulmano. L'episodio è avvenuto nel villagio di Foul, vicino al più grosso centro di Atfih, entrambi nel governatorato di Helwan. Dopo che i due morti sono stati sepolti, nelle ore successive i loro parenti hanno marciato sulla chiesa copta della Vergine, vi sono penetrati e l'hanno devastata, dandole poi fuoco.Secondo l'agenzia AsiaNews testimoni riferiscono che la folla ha impedito ai vigili del fuoco di entrare nel villaggio. P. Yosha, parroco della piccola comunità, e altri tre diaconi risultano dispersi e vi sono voci contrastanti circa la loro sorte. Secondo fonti locali essi sono morti nell’incendio divampato nella chiesa. Altre fonti affermano invece, che sarebbero tenuti prigionieri dai musulmani all’interno di uno dei locali della parrocchia. I musulmani hanno attaccato la chiesa, facendo esplodere all’interno sei bombole di gas, profanato le croci e distrutto le cupole.Sempre secondo l'agenzia del Pime l’incidente è stato innescato dalla relazione tra un cristiano copto, Ashraf Iskander, e una donna musulmana. Il padre della ragazza si è rifiutato di sacrificare la figlia e uccidere il giovane cristiano, nonostante le pressioni della comunità islamica e ieri le due famiglie si erano riconciliate. Ad  Ashraf era stato imposto di abbandonare il villaggio, ma la situazione è però precipitata in serata, quando un cugino della ragazza ha deciso di uccidere lo zio per aver preferito la vita della figlia all’onore della famiglia. L’omicidio ha portato il fratello della donna a vendicare la morte del padre uccidendo il cugino. La serie di omicidi ha sconvolto la comunità musulmana, che ha subito additato i cristiani come principali responsabili della vicenda.     
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