giovedì 19 maggio 2016
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Damasco. Dopo quattro anni è entrato ieri ad Harasta, sobborgo di Damasco, il primo convoglio umanitario del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e della Mezzaluna rossa siriana. Il convoglio è stato organizzato con l’aiuto delle Nazioni Unite: sono stati consegnati kit sanitari, medicine e cibo ai 10mila abitanti del sobborgo della Ghouta orientale, assediato dal regime come altre località intorno Damasco. Sempre ieri dodici civili, molti dei quali membri di una stessa famiglia compresi alcuni bambini, sono stati uccisi da un raid aereo governativo a Rastan, nella provincia di Homs. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) parla di 13 vittime. Infine l’inviato Onu per la Siria, Staffan De Mistura, si è mostrato ottimista sulla ripresa dei colloqui di pace. Pur non indicando una data, ha invitato le parti a «fare presto», dopo la riunione a Vienna del Gruppo di sostegno internazionale: «Posso dire che siamo in grado di rilanciare i colloqui perché è chiaro che non esiste una soluzione militare», ha dichiarato.
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