giovedì 29 aprile 2021
Mona Khoury-Kassabri è stata scelta dal prestigioso ateneo israeliano: sarà responsabile per la «strategia e la diversità»
Mona Khoury-Kassabri

Mona Khoury-Kassabri - Archivio

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È una donna, è giovane, è preparata. Ed è araba. L’Università ebraica di Gerusalemme, una delle istituzioni accademiche più prestigiose del mondo, ha scelto lei, Mona Khoury-Kassabri, come vice-presidente.

È la prima volta nella storia che l’ateneo affida un incarico di vertice a una rappresentante della comunità araba, e la scelta è stata guidata proprio dalla determinazione dell’istituzione israeliana a rafforzare l’inclusione: Khoury-Kassabri, cristiana, sarà responsabile per la «strategia e la diversità», con il compito di portare nel mondo accademico le comunità ancora sotto-rappresentate: arabi, etiopi, haredim, ma anche le persone con disabilità.

Al Jerusalem Post, la professoressa Khoury-Kassabri ha detto di sentirsi «profondamente onorata» per la nomina: «Sono fiduciosa che la mia esperienza, sia nell’insegnamento diretto che nelle posizioni di vertice, mi saranno utili nel promuovere gli obiettivi strategici e i valori inclusivi di questa grande istituzione».

Di esperienza (e di grinta) Khoury-Kassabri ne ha da vendere: si è laureata ed è diventata preside della Paul Baerwald School of Social Work and Social Welfare, scuola israeliana che, con metodi innovativi, prepara alla professione di assistente sociale; ha studiato all’estero, a Chicago e a Toronto; e la sua strada se l’è costruita tutta da sola, un pezzo per volta: partendo da Haifa (nord di Israele), dov’è nata in una famiglia semplice e in uno dei quartieri più poveri, segnato dalla droga e dalla criminalità, fino alla vice-presidenza dell’ateneo. Un segnale chiaro. E un bellissimo esempio.

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