mercoledì 7 dicembre 2016
Donald Trump è stato scelto come persona del 2016 dalla rivista Time
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Come ogni anno, il settimanale americano Time ha scelto la personalità che nei dodici mesi appena trascorsi ha più influenzato il corso degli eventi, nel bene e nel male.

Quest'anno tra le altre personalità in corsa, oltre al futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump anche la sua rivale e sfidante per la conquista della Casa Bianca, Hillary Clinton, il numero uno del Cremlino, Vladimir Putin, l'onnipresente Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, il presidente turco, Recep Tayyip Erdopgan, il premier indiano, Narendra Modi. Ma anche Nigel Farage, che da leader dell'Ukip, il partito euroscettico britannico, ha guidato la vittoriosa battaglia del fronte “Leave” per la Brexit.

Tra le nomination anche Beyoncé, la pop star attiva anche sul fronte politico con le battaglie controdiscriminazione razziale, violenze della polizia e femminismo.

Ultimi candidati della lista sono gli scienziati CRISPR (traducibile in italiano con brevi ripetizioni palindrome raggruppate e separate a intervalli regolari) dell'editing genetico e infine i Flint Whistleblowers, un gruppo di privati cittadini che ha denunciato l'inquinamento dell'acqua nella loro cittadina, Flint, in Michigan, facendone un caso nazionale.


Tra coloro che, nel passato, hanno conquistato la copertina più attesa dell'anno ci sono Papa Francesco (nel 2013), il cancelliere tedesco Angela Merkel (2015), il presidente americano, Barack Obama (per due volte, nel 2008 enel 2012). Nel 2016, la scelta più curiosa perché Time decise di dedicare la copertina dell'anno a chiunque l'avesse tra le mani: con una iniziativa senza precedenti nella storia dell'editoria, la copertina della rivista era una superficie riflettente, cosicché chiunque la guardasse poteva vedere la propria faccia sotto la testata e dietro la dicitura "persona dell'anno".

Nessuno, secondo Time, aveva avuto influenza nel 2006 quanto l'utente ordinario di Internet grazie a siti come YouTube, Wikipedia. MySpace, Flickr e la rivoluzione sul web.

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