lunedì 8 giugno 2020
Trump ritira la Guardia nazionale. Si dimette un responsabile del New York Times dopo un editorale che chiedeva l'intervento dell'esercito. Colin Powell: voterò per Biden. Cortei in tutta Europa
Le protreste ieri a Washongton nei pressi della Casa Bianca

Le protreste ieri a Washongton nei pressi della Casa Bianca - Reuters

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Migliaia di manifestanti sono di nuovo scesi in strada ieri a New York e Washington, ma anche a Brisbane e Sydney in Australia, a Londra, Parigi e in altre città europee al grido: "Black Lives Matter". Una protesta per la morte di George Floyd che a due settimane esatte dalla sua uccisione a Minneapolis si sta trasformando in una mobilitazione globale contro il razzismo.

Trump ritira la Guardia Nazionale. Powell: voterò per Biden

A Washington decine di migliaia di persone, al grido di "I can't breathe" si sono sadunate al memorale di Lincoln per poi marciare pacificamente fino alla Casa Bianca da quando, 12 gionri fa, sono inziate le proteste contro il razzismo. I cortei a Washington e in dozzine di città e centri minori degli Stati Uniti, afferma la Reuters, sono state caratterizzate per una tensione molto più attenutata rispetto a quelle della scorsa settimana. Si sono registrati alcuni tentativi di bloccare il traffico e la polizia a Seattle ha usato in alcuni casi dei petardi per disperdere la folla. Ma in genere è stato il giorno di protesta più pacifico da quando si è diffuso il video con l'aggressione della polizia a George Floyd.

E ieri sera Donald Trump ha ordinato agli uomini della Guardia Nazionale di ritirarsi dalla capitale Washington, definendo la situazione "perfettamente sotto controllo". "Tornano a casa - ha twittato il presidente americano - ma possono velocemente ritornare se necessario", il suo monito ai manifestanti.

Che le proteste abbiano ormai assunto un significato di protesta multirazziale lo dimostra il fatto che alcune centinaio di bianchi e neri, con cartelli con scritto "Black lives matter", hanno marciato nel centro di Vidor, città nell'est del Texas, un tempo nota come culla del Ku KLux Klan.

La città di Minneapolis intanto ha deciso di tagliare i fondi alle forze dell'ordine e smantellare il suo dipartimento di polizia. Il consiglio comjunale della città ha affermato che "decenni di sforzi per una riforma della polizia hanno dimostrato che il Dipartimento di polizia non può essere riformato". Stessa scelta anche da parte del sindaco di New York, che ha annunciato una serie di riforme della polizia tra cui la cancellazione di alcuni fondi che finanzieranno servizi per i giovani.

Intanto l'ex segretario di Stato repubblicano Colin Powell, in carica durante il mandato di George W. Bush, ha annunciato che alle prossime presidenziali voterà Biden. Prima di lui lo avevano fatto lo stesso George W. Bush e Mitt Romney. Il candidato democratico alla presidenza, Joe Biden, che ieri si è fatto riprendere inginocchiato in segno di protesta contro il razzismo, ha fatto sapere che oggi incontrerà la famiglia dell'afroamericano ucciso, ma non parteciperà ai funerali in programma domani. Una protesta che scuote anche il giornalismo: il responsabile della pagina degli editoriali del New York Times si è dimesso dopo la pubblicazione di un intervento del senatore Cotton che chiedeva l'intervento dell'esercito contro i manifestanti.

Le proteste in Europa

Da Bristol a Budapest passando per Madrid, Roma e Milano, decine di migliaia di europei si sono
uniti domenica alle proteste antirazziste. Circa 3.000 persone, secondo la prefettura di Madrid, si sono riunite a mezzogiorno davanti all'ambasciata americana, migliaia hanno pure sfilato a Barcellona e a Valencia. A Roma, una manifestazione non programmata si è svolta a Piazza del Popolo dove migliaia di giovani che si sono inginocchiati in silenzio, alzando il pugno, per otto minuti e 46secondo, il tempo durante il quale il poliziotto Derek Chauvin ha premuto il ginocchio sul collo di George Floyd uccidendolo. A Milano, il sit-in davanti alla stazione centrale si è trasformato in un corteo sotto la pioggia. Nonostante il divieto delle autorità, migliaia di britannici hanno manifestato a Londra per il secondo giorno consecutivo, ma anche in altre città del Regno Unito, tra cui Bristol. In questa città una statua del mercante di schiavi Edward Colston è stata rovesciata e poi calpestata dai dimostranti. A Bruxelles, quasi 10mila manifestanti, secondo la polizia, si sono raccolti davanti al palazzo di giustizia. Migliaia di persone hanno marciato contro il razzismo anche nei Paesi Bassi, al nord a Zwolle e a Maastricht nel sud. In Germania, i giocatori di quattro club della Bundesliga si sono inginocchiati domenica a sostegno dell'antirazzismo sulla scia di quello che hanno fatto i giocatori del Bayern, del Dortmund e del Borussia Moenchengladbach domenica scorsa.

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