mercoledì 11 maggio 2011
La Danimarca, in deroga agli accordi di Schengen, è pronta a reintrodurre i controlli alle proprie frontiere per frenare il flusso di immigrati irregolari e l'aumento della criminalità organizzata. Lo ha annunciato il governo di centrodestra guidato da Lars Lokke Rasmussen, che ha raggiunto un accordo politico con gli alleati del Partito popolare danese (Df), formazione di estrema destra che garantisce all'esecutivo un appoggio esterno.
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La Danimarca, in deroga agli accordi di Schengen, è pronta a reintrodurre i controlli alle proprie frontiere per frenare il flusso di immigrati irregolari e l'aumento della criminalità organizzata. Lo ha annunciato il governo di centrodestra guidato da Lars Lokke Rasmussen, che ha raggiunto un accordo politico con gli alleati del Partito popolare danese (Df), formazione di estrema destra che garantisce all'esecutivo un appoggio esterno."Lo faremo il più presto possibile, da qui a due-tre settimane", ha spiegato il ministro delle finanze danese, Claus Hjort Frederiksen, specificando come i controlli riguarderanno soprattutto il confine con la Germania, ma anche i porti e il grande ponte sullo stretto dell'Oresund che unisce la Danimarca alla Svezia.Quello di tornare ai controlli è un cavallo di battaglia della formazione ultraconservatrice guidata dall'euroscettica  Pia Kjaersgaard, che in seguito alle ultime elezioni politiche ha ottenuto in Parlamento 24 seggi. "Nel corso degli ultimi anni - ha affermato il ministro delle finanze - abbiamo avuto un aumento del crimine transfrontaliero, ed è proprio questo il problema. Costruiremo quindi delle nuove installazioni alle frontiere con la Germania con dei nuovi sistemi di controllo elettronici e di identificazione delle targhe".
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