giovedì 6 giugno 2019
La quarantunenne socialdemocratica Mette Frederiksen, che potrebbe diventare la premier più giovane della storia del paese, ha battuto il premier liberale Lars Løkke Rasmussen.
La leader dei socialdemocratici danese Mette Frederiksen parla al partito dopo la vittoria alle elezioni di mercoledi

La leader dei socialdemocratici danese Mette Frederiksen parla al partito dopo la vittoria alle elezioni di mercoledi

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Cambio di governo in Danimarca, con uno spostamento a sinistra e la vittoria ai socialdemocratici che, però, adottano una linea molto dura in materia di immigrazione nel sondaggio elettorale che si è concluso mercoledì.

"Questa sera abbiamo ottenuto una vittoria storica, una vittoria condivisa", ha detto la leader socialdemocratica Mette Frederiksen, la vera vincitrice delle elezioni, rivolgendosi agli altri partiti del blocco di sinistra che hanno tutti riportato vittorie.

La quarantunenne leader dei socialdemocratici, fino ad oggi all'opposizione, ha spiegato di voler formare un governo di minoranza con l'obiettivo di "collaborare con chiunque mostri uno spirito costruttivo".

Secondo i commentatori, però, la Frederiksen potrà avere dei problemi con le altre formazioni di sinistra che, per la maggior parte, non appoggiano la sua nuova politica restrittiva in materia di immigrati.

Frederiksen, d'altra parte, avrebbe rifiutato la proposta del primo ministro uscente, Lars Løkke Rasmussen, di formare una grande coalizione con i liberali. Rasmussen ha annunciato che oggi presenterà le dimissioni alla Regina Margherita, mantenendo l'incarico per gli affari correnti. La Regina avvierà così le consultazioni per la formazione del nuovo governo.

La coalizione che fa capo ai socialdemocratici ha ottenuto 91 dei 179 seggi parlamentari contro i 75 del blocco che sosteneva il governo per il primo ministro Lars Løkke Rasmussen."Abbiamo avuto buoni risultati ma vi sarà un cambio di governo" ha detto riconoscendo la sconfitta, Rasmussen il cui partito liberale è stato al governo per 14 degli ultimi 18 anni.

Netta la sconfitta anche del partito populista di estrema destra, Ddp, che ha dimezzato i suoi voti, scendendo all'8,7%, rispetto alle ultime elezioni.

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