mercoledì 31 agosto 2016
​Al-Adnani colpito a morte nei pressi di Aleppo. Gli Usa confermano. Il jihadista era capo della propaganda e ispiratore dei "lupi solitari".
Il Daesh ammette l'uccisione del portavoce
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Gli Stati Uniti hanno confermato l'uccisione del portavoce del Daesh Abu Muhammad al-Adnani. Il leader jihadista è stato colpito a morte nei pressi di Aleppo in Siria. Funzionari della Difesa statunitense hanno precisato che "forze della coalizione hanno condotto raid aerei su Al-Bab, città siriana, prendendo di mira proprio al-Adnani, leader di alto livello" del Daesh. Al-Adnani era il capo della propaganda e l'ispiratore dei "lupi solitari". È stato ucciso di mattina presto mentre era in viaggio fra Raqqa e Aleppo, e insieme a lui sono stati uccisi altri cinque jihadisti. È quanto rende noto il Site, il sito che monitora l'estremismo sul web, che ha captato dei post jihadisti. Nel comunicato in inglese e arabo diramato dall'agenzia Amaq del Califfato, si legge che "il valoroso cavaliere è stato abbattuto mentre cavalcava il suo destriero" durante un'ispezione militare in provincia di Aleppo. Al-Adnani combatté al fianco del "califfo" al-Baghdadi, in Iraq contro l'occupazione americana a metà degli anni 2000. È stato imprigionato per 6 anni a Camp Bucca, si è poi di nuovo unito ad al-Baghdadi. Il Site segnala anche che gruppi simpatizzanti del Daesh si stanno mobilitando sul web con l'hashtag #martyrdom_Sheikh_Adnani e stanno diffondendo le su frasi che incitano i lupi solitari ad attaccare l'Occidente.
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