Il volto di Barack Obama e quello di Raul Castro, con le bandiere statunitense e cubana e la scritta
"Bienvenido a Cuba". Il poster apparso al centro dell'Avana segna anche visivamente
la svolta storica che, da domenica, Cuba e Stati Uniti vivranno con
l'arrivo del presidente americano nell'isola caraibica.Una visita storica, che suggella l'avvenuto
disgelo tra Washington e l'Avana (è di 15 mesi fa la ripresa dei rapporti diplomatici),
grazie anche alla mediazione della Santa Sede e al viaggio apostolico di papa Francesco a Cuba.
Obama,
accompagnato dalla First Lady Michelle e dalle due figlie Malia
e Sasha, sarà
il primo inquilino della Casa Bianca a
visitare l'isola dei Castro dal lontano 1928, da quando
Calvin Coolidge vi inaugurò il congresso Panamericano.La due giorni sarà ricca di impegni
per la coppia presidenziale.
Lunedì Obama incotrerà Raul
Castro (non è previsto l'incontro con l'89enne fratello Fidel) e
parlerà a una platea di imprenditori.
Martedì
il presidente Usa terrà uno storico discorso ai
cubani che verrà trasmesso dalla tv. "Sarà un discorso ai
cubani, inclusi i cubani americani" ha chiarito il
viceconsigliere per la sicurezza, Ben Rhodes.
È previsto anche
un incontro con i dissidenti. Ma non mancheranno momenti di
svago come la partecipazione allo storico match di baseball tra
i Tampa Bay Rays (squadra della Florida) e la nazionale cubana.Intanto all'Avana si
moltiplicano i lavori in corso così come i cartelli "in
vendita". E si respira un'aria diversa, come
confermano i proprietari del ristorante "La Moneda Cubana", che
hanno potuto affiggere l'insolito manifesto con il volto di
Obama accanto a quello di Castro. "Per quello che so, non è
mai stata esposta prima una foto del presidente nordamericano",
conferma Miguel Angel Morales.