martedì 8 febbraio 2022
La fotografia, scattata dall’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro, “cattura” le aspirazioni e le paure degli europei. il 63% dei cittadini italiani ritiene che far parte dell'Unione sia un bene
La sede dell'Europarlamento

La sede dell'Europarlamento - Ansa

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Democrazia, il primo valore. La tutela della salute, la priorità in cima alla lista. E più desiderio di Europa. La fotografia, scattata dall’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro commissionato dal Parlamento Europeo, “cattura” le aspirazioni e le paure degli europei. Condotto da Kantar Public nei 27 Paesi dell’Ue mediante 26.510 interviste, fatte tra il primo novembre e il 2 dicembre 2021 (in Italia 1.020, tra il 2 e il 26 novembre) lo studio “premia” l’Italia: è il Paese europeo in cui, dall’inizio della pandemia, l’immagine dell’Ue è migliorata di più nel 2021. Oggi il 63% dei cittadini italiani ritiene che far parte dell’Unione sia un bene per la nazione, ben undici punti percentuali in più rispetto al 2020. La quota italiana di “eurofili” resta, comunque, molto inferiore alla media Ue, che è del 72%, ma è sensibilmente migliorata rispetto al 2020.
Qual è allora la geografia delle “urgenze” secondo gli europei? Quasi un terzo degli intervistati (32%) ha scelto la democrazia come valore europeo essenziale da difendere, seguita dalla libertà d’espressione e di pensiero (27%) e dalla tutela dei diritti umani nell’Ue e nel mondo (25%, in Italia il 20%). Undici Stati membri pongono al primo posto la difesa della democrazia: Svezia, Germania, Finlandia, Italia, Danimarca, Austria, Lussemburgo, Malta, Polonia, Repubblica ceca e Ungheria. In Cecoslovacchia e Ungheria la protezione dei diritti dell’uomo è al primo posto.
Anche per l’Italia la difesa della democrazia risulta il primo valore che il Parlamento Europeo dovrebbe impegnarsi a difendere, scelto dal 36% (4 punti in più della media Ue) degli intervistati, seguita sempre dalla libertà di pensiero (29%, +2). Per gli italiani è però l’uguaglianza tra uomini e donne il terzo valore da difendere, al 25% (media Ue al 24%), seguita dalla solidarietà tra gli Stati membri e le sue regioni e dalla libertà di movimento, entrambi al 21%, un punto sopra la tutela dei diritti umani nella Ue e nel mondo. Per i cittadini, l’Eurocamera dovrebbe concentrare i propri sforzi sulla tutela della sanità pubblica (il 42%, dato che sale al 59% in Italia). Al secondo posto, l’azione contro il cambiamento climatico per il 39% dei cittadini, mentre il 46% degli italiani mette al secondo posto il supporto all’economia e alla creazione dei nuovi posti di lavoro.
Secondo la ricerca commissionata dall’Europarlamento, è cresciuta anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee. Il 49% ha un’immagine positiva dell’Ue, mentre il 37% ha un immagine neutra (prima della pandemia il dato era 42%) e solo il 14% negativa. Fermi al 45% invece coloro che in Italia sono pienamente soddisfatti dall’Ue (dato in salita del 5% dal 2020), al 38% i cittadini italiani con atteggiamento neutrale ed al 17% coloro che hanno un atteggiamento negativo nei confronti dell’Unione. Più aperta invece la forbice dei dati delle risposte su quanto i cittadini credano che la loro voce conti all’interno dell’Ue. Stando ai dati, infatti, il 52% dei cittadini ritiene che la loro voce non sia ascoltata dalla istituzioni europee, dato però che scende al 31% e 32 % in Svezia e Danimarca mentre sale al 71% in Estonia ed al 85% in Lituania. In Italia il 64% di cittadini ritiene che la loro voce non sia presa sufficientemente in considerazione mentre un 32% si ritiene ascoltato.
Il 58% dei cittadini europei vorrebbe, infine, più poteri per l’Eurocamera. Il 27% degli europei chiede invece meno poteri per il Parlamento Europeo mentre l’8% vorrebbe lasciare la situazione immutata. Se il dato italiano è sostanzialmente in linea con quello europeo, Cipro e Spagna invece segnano il record con un 89% dei ciprioti che vorrebbe più poteri per l’Eurocamera assieme al 77% degli spagnoli.


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