mercoledì 24 novembre 2021
La gente si comporta come se il virus non esistesse: niente mascherine, nessuna misura. Del vaccino Sputnik non si fidano. E sulla pandemia dicono: «Abbiamo superato prove più difficili»
In Russia quasi nessuno indossa le mascherine. E solo il 37% della popolazione è vaccinato

In Russia quasi nessuno indossa le mascherine. E solo il 37% della popolazione è vaccinato - Reuters

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Viene considerata la metropolitana più bella del mondo. Non si riesce a vederla vuota nemmeno la mattina presto durante il fine settimana. Trasporta una media di 7 milioni di passeggeri al giorno. Agli occhi dei moscoviti è il salotto e l’orgoglio della città. Vista da fuori, la metropolitana di Mosca rappresenta una bomba batteriologica da evitare. Un luogo dove il Covid-19, che sta mettendo in ginocchio il Paese, circola con ancora più facilità, complice la quantità di persone assembrata e il mancato utilizzo delle mascherine. Scene da una Russia che sta precipitando in caduta libera nella tragedia. La brutta notizia è che il fondo non è ancora stato toccato e che nelle prossime settimane la situazione potrebbe peggiorare ancora. Nel Paese si contano 1.250 morti al giorno e quasi 34mila contagiati, ma nonostante questo il Cremlino non riesce a contenere un’emergenza che, per prima cosa, si scontra con l’indifferenza della gente. Andando in giro per la capitale ci si accorge come, da tempo, gli abitanti si comportino come se il Coronavirus non ci fosse. Ristoranti pieni, senza distanza di sicurezza, mascherine indossate solo da una minoranza della popolazione, igienizzanti intonsi e pochi, pochissimi locali con rilevamento della temperatura. Se lo chiedi a loro, ai moscoviti, rispondono che prima o poi il Covid passerà, che del vaccino non si fidano e che il loro popolo ha sopportato prove più grandi, come aver vinto la Seconda guerra mondiale, nonostante il sacrificio di migliaia di persone. Una forma di ostinazione che ormai si è trasformata in una questione di principio, totalmente fuori controllo anche da parte delle autorità.
Il presidente Vladimir Putin a inizio settimana ha reso noto di essersi sottoposto alla terza dose di Sputnik V, il preparato nazionale, presentato al mondo per primo, ma nel quale i russi non credono, tanto che, nonostante gli appelli, la percentuale di vaccinati nel Paese arriva appena al 37%.
A nulla servono gli obblighi, imposti in nove regioni considerate più a rischio. A nulla le lotterie organizzate in diverse parti del territorio nazionale e dove, pur di immunizzare la popolazione, viene messo in palio di tutto: dalle macchine ai buoni spesa, dalle visite mediche gratuite alla legna per i camini nelle regioni più fredde. La Russia va avanti in ordine sparso. Il Tatarstan ha introdotto l’obbligo del Green pass per i non vaccinati, nella regione siberiana di Khanty-Mansi chi non si è immunizzato non può uscire di casa. Le morti ufficiali sono circa 267mila, ma va considerata anche un’eccedenza di decessi 723mila persone, morte probabilmente di Covid, ma i cui decessi sono stati attribuiti ad altro. Le due cifre, sommate, danno un bilancio agghiacciante.
Quelli davanti saranno mesi molto difficili per molti Paesi. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha calcolato che entro marzo 2022 potrebbero esserci due milioni di morti di Covid-19 nella sola Europa. Il Coronavirus al momento è la prima causa di morte nel Vecchio Continente.

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