martedì 23 marzo 2021
La Germania prolunga il lockdown, ma le scuole fino ai 12 anni restano aperte con test rapidi bisettimanali. Nella Gran Bretagna "vaccinata" ieri solo 17 decessi. Oms: vaccinato l'8,8% degli europei
La centrale Marienplatz, deserta, a Monaco di Baviera

La centrale Marienplatz, deserta, a Monaco di Baviera - Ansa

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La Germania estenderà l'attuale lockdown fino al 18 aprile. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, lo ha annunciato ufficialmente oggi, dopo i colloqui con i governatori dei Laender. Merkel ha precisato che le restrizioni saranno ancora più dure fra 1 e 5 aprile, in corrispondenza con le vacanze di Pasqua, quando i negozi resteranno in gran parte chiusi, anche quelli alimentari (che potranno aprire sabato 3 aprile). Resteranno aperte scuole e asili, con test-antigenici rapidi due volte la settimana. Nei Lander con maggiore incidenza le restrizioni saranno più aspre. Tra le misure previste ci sono l'introduzione del coprifuoco e l'obbligo per i passeggeri di indossare le mascherine in auto.

"Il carico degli ospedali negli altri Paesi è estremo. Questo io vorrei risparmiarcelo". Con queste parole la cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto sostegno alle misure annunciate in nottata contro il Covid, parlando al gruppo parlamentare dell'Unione. Il lockdown rafforzato per i giorni di Pasqua ha, infatti, suscitato forti polemiche in Germania, e la cancelliera ha giustificato le decisioni, ribadendo ancora una volta la gravità della situazione, a causa della crescita esponenziale del contagio.

Il lockdown rafforzato di Pasqua prevede anche il divieto di raduni con più di 5 adulti e di due nuclei conviventi, l'obbligo di Covid test per chi rientra dall'estero e persino la richiesta alla Chiesa di non svolgere le celebrazioni in presenza. Una richiesta davanti alla quale i vescovi tedeschi si dicono "sorpresi". "A Natale abbiamo dimostrato che siamo in grado di celebrare Messa con attenzione. Non intendiamo rinunciarvi a Pasqua", ha scritto su Twitter il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing. "La Pasqua è la festa più importante della Chiesa cattolica, le Messe non sono un'appendice", ha incalzato.

L'anno scorso, durante il primo lockdown, le cerimonie nei luoghi di culto erano state sospese, mentre per le feste natalizie erano state varate regole molto severe, con una riduzione del numero dei fedeli e rigide indicazioni circa le distanze e le mascherine.

Dal 22 febbraio sono tornati a scuola, a scaglioni, gli alunni fino alla sesta classe (11-12 anni), a settimane alterne o per qualche ora al giorno. Per gli altri studenti, escluse le classi che si preparano al cambio di ciclo o agli esami di maturità, continua la didattica a distanza. Le scuole rimangono competenza esclusiva dei Laender.

In Germania si sono registrati ieri 250 morti e 7.485 nuovi casi, portando rispettivamente a 74.964 e 2.674.710 il numero dei decessi e dei contagi. Negli ultimi sette giorni è stata registrata un'incidenza di nuovi casi pari a 108,1 ogni 100mila abitanti (la soglia di attenzione è 50 casi).

Nella Gran Bretagna "vaccinata" crollano i decessi

In Gran Bretagna, che dall'8 marzo con la riapertura delle scuole (dove gli alunni vengono sottoposti a test rapido) ha cominciato ad allentare il lockdown, si cominciano a vedere i risultati della massiccia campagna di vaccinazioni. Oltre la metà dei cittadini vaccinabili ha ricevuto la prima dose (28 milioni) e 2,3 milioni anche la seconda. Ieri il bollettino ha registrato 5.342 nuovi contagi e appena 17 decessi, il minimo da 6 mesi. Nell'ultima settimana le morti sono scese del 42% rispetto alla settimana precedente, mentre i contagi hanno segnato una flessione del 4,7%. Nelle ultime 24 ore nel Regno Unito sono state somministrate 367 mila dosi del siero, dopo il record di 752.308 inoculazioni segnato domenica.

Oggi, nell'anniversario del primo lockdown nazionale numero imposto il 23 marzo 2020, la regina Elisabetta ha diffuso un messaggio per ricordare "il dolore e le perdite" sofferte "da tanti" a causa della pandemia. "Mentre guardiamo con impazienza a un futuro più gioioso insieme, oggi ci fermiamo a riflettere sul dolore e sulle perdite che continuano a essere patite da così tante persone e famiglie, e per rendere omaggio al servizio incommensurabile di coloro che ci hanno assistito durante questo anno", scrive la sovrana, che il mese prossimo compirà 95 anni.

Intanto il Parlamento intende mettere un freno alle "fughe" all'estero in cerca di sole e di maggiore libertà di movimento. Giovedì voterà la proposta di una multa di 5mila sterline per chiunque provi a partire per l'estero senza buoni motivi. La misura, riferisce la Bbc, regola entrerà in vigore la prossima settimana. Poi il 12 aprile la taskforce del governo di Boris Johnson si esprimerà sulla possibilità di dare il via libera ai viaggi oltre frontiera dopo il 17 maggio, secondo quanto previsto dal piano attuale. Al momento le vacanze all'estero sono vietate dalla regola "stay at home", che scadrà lunedì.

Nella regione europea vaccinato l'8,8% della popolazione

Un numero: 8,8%. È "la percentuale di persone in 46 Paesi della regione europea dell'Oms che ha ricevuto la prima dose di un vaccino anti-Covid fino ad oggi". A diffondere via Twitter il dato del Vaccine Programme Monitor è stato Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, che in un tweet evidenzia: "Sono 82 milioni di persone".

La Serbia seconda in Europa solo alla Gran Bretagna​

Altre 100 mila dosi del vaccino anticovid russo Sputnik V sono giunte nel pomeriggio in Serbia. Insieme al cinese della Sinopharm, lo Sputnik V è il vaccino maggiormente utilizzato nella campagna vaccinale di massa nel Paese balcanico, dove si somministrano anche l'AstraZeneca e il Pfizer-BioNtech.

Inoltre fra il 5 e il 10 aprile arriveranno nel Paese un altro milione di dosi del cinese Sinopharm.

Nei Balcani occidentali la Serbia (a accezione di Croazia e Slovenia che sono membri Ue), è l'unico Paese che ha avviato con successo una campagna vaccinale di massa, grazie a contratti bilaterali con le case produttrici di vaccino. Su una popolazione di 7 milioni di abitanti, in Serbia finora sono state somministrate oltre 2,2 milioni di prime dosi, e circa 900 mila richiami.

In Europa la Serbia è seconda solo alla Gran Bretagna per vaccinazioni effettuate in rapporto alla popolazione. Tutti gli altri Paesi vicini, dalla Bosnia-Erzegovina alla Macedonia del Nord al Montenegro e Kosovo, sono in attesa delle forniture del programma internazionale Covax. Belgrado ha donato a tali Paesi alcune migliaia di dosi per consentire di vaccinare medici e personale sanitario.

Brasile, sempre più morti​

Ancora un record di morti per Covid-19 in Brasile. Nelle ultime 24 ore, le vittime sono state infatti 3.251 e i nuovi contagi 82.493. Il bilancio totale sale a 298.676 morti a fronte di 12.130.019 casi accertati.

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