lunedì 3 maggio 2021
La denuncia di padre Baby Ellickall, secondo il quale i contagiati dal virus sarebbero molti di più dei 19 milioni dichiarati mentre il conto dei morti si attesterebbe in alcune migliaia al giorno
Chiesa in prima linea per aiutare le vittime della pandemia

Reuters

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“I numeri diffusi sono sottostimati. La pandemia colpisce in modo ancora più duro di quello che viene raccontato”. L’allarme - riportato da Vatican News - lo lancia il provinciale dei camilliani in India, padre Baby Ellickall, secondo il quale, fino ad ora, i contagiati dal virus sarebbero molti di più dei 19 milioni dichiarati mentre il conto dei morti si attesterebbe in alcune migliaia ogni giorno. “Siamo - afferma - davanti ad una seconda ondata senza precedenti che sta mettendo in ginocchio la nazione”.

Continua a essere drammatico l'andamento dell'epidemia di Covid-19 in India, precipitata in una gravissima crisi sanitaria a causa di un'esplosione dei contagi legata in parte a un insufficiente rispetto delle norme di distanziamento e in parte alla diffusione di una nuova variante.

L'ultimo bilancio ufficiale giornaliero è pari a 368.147 casi in 24 ore, in calo per il secondo giorno rispetto al picco sopra 400 mila di due giorni fa. In tutto, l'India assomma 19,9 milioni di contagi dall'inizio della pandemia e si avvia a raggiungere la cifra complessiva di 20 milioni. I decessi segnalati nelle ultime 24 ore sono invece stati 3.417, portando il totale a 218.959, anche se quasi tutte le stime indicano numeri molto superiori nel subcontinente da 1,3 milioni di abitanti. Il dato ufficiale, ad ogni modo, segnala un numero di decessi pro capite ancora molto inferiore a quello degli Stati Uniti o del Brasile, che ha contato 410 mila morti con una popolazione pari a un quinto di quella indiana.

Manca tutto, dai posti letto all’ossigeno
L’inasprimento del contagio ha contribuito a mandare in tilt il già precario sistema sanitario nazionale: “Gli ospedali – racconta padre Baby Ellickall, che si trova a Bangalore, nello Stato del Karnataka - sono stati travolti. I posti letto sono del tutto esauriti e le scorte di ossigeno e farmaci antivirali sono terminate. Questa seconda ondata potrebbe raggiungere il picco intorno al prossimo 15 maggio ed i morti crescere senza fine.”

L'India è il secondo Paese più colpito al mondo in termini assoluti, dietro agli Stati Uniti che hanno superato i 32,4 milioni di contagi, ma in questo momento è quello che registra il maggior numero di nuovi contagi. Il sistema sanitario del Paese, soprattutto nelle principali città, è sottoposto a una pressione senza precedenti; mancano posti letto e anche presidi essenziali per la cura della malattia, come l'ossigeno, la cui carenza ha causato 12 morti sabato scorso in un ospedale di New Delhi.

L'India è il secondo Paese più colpito al mondo in termini assoluti, dietro agli Stati Uniti che hanno superato i 32,4 milioni di contagi, ma in questo momento è quello che registra il maggior numero di nuovi contagi. Il sistema sanitario del Paese, soprattutto nelle principali città, è sottoposto a una pressione senza precedenti; mancano posti letto e anche presidi essenziali per la cura della malattia, come l'ossigeno, la cui carenza ha causato 12 morti sabato scorso in un ospedale di New Delhi. - Ansa

Risposta globale per aiutare gli altri
La risposta dei camilliani presenti nel Paese non s’è fatta attendere. Mettendo in pratica fino in fondo il proprio carisma, che prevede l’assistenza agli infermi anche a costo di perdere la vita, i religiosi fondati da San Camillo de Lellis hanno intensificato la propria azione in ben 15 Stati della nazione asiatica. “La nostra risposta al Covid - spiega padre Baby Ellickall - è stata quella di rispondere alle due dimensioni visibili della crisi: assistenza sanitaria e sostegno umanitario. Le azioni globali sul campo, realizzate in collaborazione anche con istituzioni di altre religioni ed ONG, sono davvero una benedizione per migliaia di famiglie e villaggi”.

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