giovedì 31 marzo 2011
Il direttore della Caritas di Abidijan, padre Richard Kissi, è stato rapito martedì mattina da un gruppo di uomini armati, mentre stava portando aiuto alle popolazione coinvolta nel conflitto. Oggi il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una risoluzione che chiede la fine delle violenze contro i civili e impone sanzioni contro il presidente uscente, Laurent Gbagbo.
- L'appello del Papa: basta violenza
- La testimonianza di padre Stefano Locatelli da Daloa (Tv2000)
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Il direttore della Caritas di Abidijan, padre Richard Kissi, è stato rapito. Lo rende noto oggi la Caritas Internazionale, in una nota in cui precisa che il Kissi è stato prelevato da un gruppo di uomini armati la mattina di martedì scorso. "La Caritas chiede l'immediato rilascio di padre Kissi - afferma il segretario generale Lesley-Anne Knight - che stava fornendo urgente aiuto umanitrario alla popolazione della Costa d'Avorio coinvolta nel conflitto".LA RISOLUZIONE ONUIl Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all'unanimità una risoluzione che chiede la fine delle violenze contro i civili in Costa d'Avorio e impone sanzioni contro il presidente uscente, Laurent Gbagbo, sua moglie e altre tre persone. Il voto arriva mentre è in atto l'offensiva delle forze che sostengono Alassane Ouattara, il presidente eletto cinque mesi fa, che ieri hanno annunciato la conquista di Yamassoukro, capitale amministrativa del paese africano, e che puntano alla capitale commerciale Abidjan, 230 chilometri più a sud.Miliziani fedeli al presidente uscente Laurent Gbagbo avrebbero ucciso in un attacco 37 immigrati dell'Africa occidentale, in un lontano villaggio nell'ovest della Costa d'Avorio. Lo ha denunciato in una nota l'organizzazione per la difesa dei diritti umani Human Right Watch (Hrw). Secondo il racconto di alcuni testimoni, in commando armato con uomini in divisa e in borghese avrebbe massacrato gli abitanti del villaggio perchè presunti sostenitori del rivale Alassane Ouattara.Il Paese africano da novembre è dilaniato da una crisi che rasenta la guerra civile, con quasi 500 morti e un milione di sfollati. Ad affrontarsi sono le forze fedeli a Laurent Gbagbo, presidente uscente, e le forze di Alassane Outtara vincitore delle ultime elezioni presidenziali e riconosciuto dalla comunità internazionale come leader legittimo del Paese. Le ultime notizie danno a Les force Nouvelles di Ouattara il controllo di tre quarti del Paese, compreso San Pedro, 250 chilometri ad ovest di Abidjan, il secondo porto della Costa d'Avorio e il più grande al mondo per le esportazioni di cacao. Da pochi giorni, le forze di Ouattara, hanno conquistato la capitale Yamoussoukro e ora minacciano di marciare su Abidjan per accerchiare Gbagbo, ormai alle strette, e intimargli di andarsene con un ultimatum.
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