giovedì 4 maggio 2017
Sì della Camera alla nuova legge sanitaria voluta da Trump, ora si passa al Senato. Via all'obbligo individuale di acquistare una polizza. Per gli anziani costi maggiori.
Il presidente Usa Donald Trump (Ansa)

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Negli Usa la Camera ha dato via libera alla nuova legge con cui i repubblicani intendono sostituire la riforma sanitaria dell'ex presidente Barack Obama, nota come Obamacare. I favorevoli sono stati 217, i contrari 213. Per approvarla, erano necessari 216 dei 238 voti repubblicani in quanto tutti contrari i democratici. Il provvedimento passerà ora al Senato. A marzo i repubblicani avevano sospeso la votazione per la mancanza del sostegno necessario al testo e il presidente Donald Trump, che dell'abolizione di Obamacare aveva fatto una sua bandiera, aveva deciso di congelare il progetto. I repubblicani hanno raccolto i voti necessari ad approvare la legge con un accordo tra i vertici del partito e l'ala interna ultraconservatrice. Ma cosa cambierà con l'abrogazione di Obamacare?

La riforma sanitaria di Barack Obama prevede che le assicurazioni accettino tutti i richiedenti e che non possano offrire polizze più care a causa delle condizioni mediche preesistenti. Secondo i repubblicani, questi e altri provvedimenti di Obamacare hanno fatto aumentare i costi delle polizze. La proposta di legge repubblicana votata ieri prevede che gli Stati saranno lasciati liberi di applicare tariffe più alte in base allo stato di salute del contraente. La versione originale della proposta prevedeva 100 miliardi di dollari da distribuire agli Stati per aiutare le persone a pagare l'assicurazione sanitaria tra il 2018 e il 2026; lo scorso mese sono stati aggiunti 15 miliardi; l’ultima versione aggiunge a questa cifra altri 8 miliardi didollari.

La riforma repubblicana cancellerà l’obbligo individuale di avere un’assicurazione sanitaria, abrogando le relative sanzioni. Chi resterà non assicurato per più di 63 giorni dovrà però pagare un 30% di sovrapprezzo sulla successiva stipula di una polizza. Abrogato anche l’obbligo per i datori di lavoro di provvedere ad un’assicurazione sanitaria per i propri dipendenti. Tra gli altri aspetti, verranno annullati gli incrementi fiscali che Obamacare aveva introdotto per espandere l’espansione delle coperture assicurative. Gli Stati non dovranno poi più attenersi obbligatoriamente ad un paniere di benefit sanitari di base (tra cui maternità e servizi di emergenza), ma potranno scegliere di fissare le proprie regole. Inoltre, se Obamacare consentiva che i clienti più anziani delle assicurazioni pagassero le loro polizze al massimo il triplo dei clienti più giovani, ora le compagnie potranno far pagare loro il quintuplo e gli Stati potranno anche decidere incrementi maggiori.

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