sabato 2 dicembre 2017
Più esenzioni per le aziende. Ma i tecnici avvertono: si rischia di far crescere il deficit pubblico
Proteste a Washington contro la riforma fiscale (Ansa)

Proteste a Washington contro la riforma fiscale (Ansa)

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Ecco che cosa cambierà nel regime fiscale degli Stati Uniti dopo la riforma approvata, definitivamente, questa mattina dal Senato a Washington.

Sgravi per le imprese

La legge riduce immediatamente e in modo permanente l’aliquota imposta alle grandi società dal 35 al 20%. Le piccole imprese ricevono incentivi fiscali che abbasseranno il loro fardello al di sotto del 25%, soprattutto a partire dal 2022.

Obamacare

La versione del Senato (non quella approvata dalla Camera) elimina il requisito legale che quasi tutti gli americani acquistino un’assicurazione sanitaria o paghino una sanzione. E’ uno dei pilastri che regge la riforma della sanità voluta da Obama nel 2010.

Benefici per i ricchi

La tassa di successione scatterà solo per trasferire agli eredi beni di oltre 11 milioni di dollari (22 per le coppie) e scomparirà del tutto nel 2024. I più abbienti non dovranno più pagare la Minimum tax, che dal 1969 compensa le scappatoie fiscali disponibili per i ricchi. Stesse tasse per gli altri, almeno per un po’. Per i prossimi cinque anni il 92% degli americani vedrà pochi cambiamenti nelle proprie tasse. Ma a partire dal 2023 il 40% pagherà meno, gli altri di più.

Deficit

Gli esperti mettono in guardia dal fatto che aumenterà ulteriormente il deficit pubblico americano. Il taglio delle tasse ammonta a 1500 miliardi. Anche contando una possibile crescita dell’economia, il Congresso prevede che farà aumentare il deficit di 1400 miliardi entro il 2027.

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