sabato 8 febbraio 2020
Tra i morti un cittadino statunitense e uno giapponese; nel secondo caso si parla di polmonite. Hong Kong impone la quarantena per chi entra dalla Cina. I casi di contagio: 34.400 in 27 Paesi diversi
Morte 86 persone nelle ultime 24 ore. Nove italiani di ritorno dalla Cina
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È stato il giorno con il più alto numero di decessi da quando è scoppiata in Cina l'epidemia di Coronavirus: sono 86 i morti registrati nelle ultime 24 ore che portano il bilancio delle vittime in Cina a 722, tra loro anche i primi due stranieri, un cittadino statunitense e uno giapponese.

L'unico decesso fuori dalla Cina resta quello avvenuto nelle Filippine.

Nove italiani saranno evacuati da Wuhan nel pomeriggio a bordo di un aereo britannico che trasporterà anche cittadini di altri paesi europei. Tra i nove connazionali c'è anche lo studente 17enne di Grado che era rimasto bloccato in città. Il volo arriverà alla base della Raf di Brizenorton, vicino Londra, da dove i connazionali verranno prelevati da un aereo italiano che arriverà a Pratica di Mare. L'operazione viene coordinata dall'Unità di crisi della Farnesina. I nove saranno poi trasferiti all'ospedale militare del Celio per la quarantena.

I casi di contagio salgono a 34.400 in 27 Paesi diversi. Il cittadino giapponese di circa 60 anni è deceduto per una grave polmonite a Wuhan, epicentro dell'epidemia; va precisato che malgrado i sospetti sul Coronavirus, il ministero degli Esteri di Tokyo ha affermato che non c'è alcuna certezza sul motivo del suo decesso.

Intanto, la crescente preoccupazione ha portato la zona amministrativa speciale di Hong Kong a imporre la quarantena obbligatoria a tutti gli arrivi dalla Cina continentale. Così come restano bloccati a bordo della nave da crociera, la Diamond Princess, attraccata nella baia di Yokohama, in Giappone. Sono finora 65 i contagi confermati tra le 3.600 persone a bordo. Tra questi vi sono anche 35 italiani che risultano per ora non infettati.

Hong Kong impone la quarantena per chi entra dalla Cina

Hong Kong ha cominciato a imporre una quarantena di due settimane per chiunque arrivi dalla Cina continentale, con la minaccia di multe e di reclusione. La maggior parte delle persone potrà essere messa in quarantena a casa o in hotel, ma dovrà sottoporsi a telefonate quotidiane e controlli a campione. Finora l'ex colonia britannica ha registrato 25 casi di contagio confermati.

Intanto anche la ministra della Salute francese, Agnès Buzyn, ha annunciato "cinque nuovi casi di contagio da Coronavirus sul suolo francese". Si è trattato di un cluster - ha spiegato - ossia legati tutti a un solo contagio. In totale sono ora undici i casi confermati in Francia.

Bloccati 600 italiani in Cina. La Farnesina: la riapertura dei voli Italia-Cina è una notizia infondata

Sono rimasti bloccati 600 italiani in Cina dopo la decisione del governo italiano di sospendere i collegamenti aerei diretti. E adesso si appellano al governo affinché li riporti a casa. Sono almeno 600 gli italiani in attesa di rimpatrio e tanto basta per creare tensioni all'interno del governo che fino a ieri aveva smentito la riapertura dei voli dalla Cina. Perché la scelta di «chiudere» — presa una settimana fa subito dopo la notizia di due coniugi cinesi ricoverati all’ospedale Spallanzani per aver contratto il Coronavirus — sta ormai creando numerosi disagi. E soprattutto non fornisce alcuna garanzia ad impedire che persone contagiate varchino la frontiera. Anzi. Chi ha fretta di rientrare opta per i voli che fanno scalo in altri Paesi e di fatto sfugge ai controlli obbligatori soltanto per chi proviene dalla Cina.

Ecco perché alla Farnesina si sta cercando di pianificare alcuni voli speciali che — seguendo cautele particolari — possano far tornare chi era partito per motivi di lavoro o per vacanza e mai avrebbe immaginato di essere costretto a rimanere. Ma ci si scontra con le resistenze del ministro della Salute Roberto Speranza che aveva sollecitato il premier Conte a dichiarare il blocco, convinto sin dall'inizio che fosse la misura più efficace. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera già questa mattina "potrebbe dunque essere convocata una nuova riunione tecnica per valutare una serie di deroghe allo stato di emergenza decretato il 31 gennaio e così avviare il rientro dei primi connazionali".

Primo italiano positivo al test, Spallanzani: «Sta bene»

"È in buone condizioni generali con quadro clinico invariato" l'italiano positivo al Coronavirus trasferiti allo Spallanzani due giorni fa. È quanto emerge dal nuovo bollettino medico. "Persiste lieve febbricola e iperemia congiuntivale in fase di risoluzione" continua l'ospedale. Sono stati valutati ad oggi presso l'Istituto Spallanzani 48 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo Coronavirus. Di questi 34 sono risultati negativi al test e sono stati dimessi. Altri 14 pazienti invece sono ancora ricoverati: tra loro tre sono i casi confermati - la coppia cinese e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola - 9 sono stati sottoposti al test e sono in attesa di risultato, 2 sono risultati negativi ma rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici.

Il ministero della Salute: gli alunni di ritorno dalla Cina possono restare a casa

Monitoraggio con "permanenza volontaria a casa" per la "puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo Coronavirus 2019-nCoV" rivolto a bambini e studenti, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall'epidemia. Lo prevede l'aggiornamento da parte del ministero della Salute della circolare per le scuole ispirata "al principio di massima precauzione". Le assenze sono giustificate.
La circolare riguarda i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità. "La misura di precauzione prevista in questi casi è quella di una sorveglianza attiva, quotidiana, del 'Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento' attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia.Tale monitoraggio consiste nella puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo Coronavirus 2019-nCoV", conclude la nota del ministero.

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