mercoledì 15 aprile 2020
Trump annuncia che vuole tagliare i fondi l'Oms. Un'inchiesta dell'Ap: "Cina non diede l'allarme per 6 giorni". In Spagna alcune riaperture per i cantieri edili, in Danimarca riaprono le scuole
Due milioni i contagi nel mondo, di cui 1 milione in Europa

Reuters

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I contagi nel mondo sono ormai quasi a quota due milioni e più di 126.800 persone sono morte per il Covid-19; gli Stati Uniti sono il Paese più colpito con 609.407 infettati e 26.041 decessi, seguiti dalla Spagna con 174.060 casi e 18.255 vittime. Peggiore il bilancio in Italia con 21.067 morti e finora 162.488 casi.

E di fronte al dilagare della pandemia, il presidente Usa, Donald Trump annuncia che vuole tagliare i fondi l'Oms: l'organizzazione ha condotto una politica filo-cinese, accusa, insabbiato e di fatto "accelerato" la diffusione del virus e i suoi errori hanno causato la perdita di vite umane. Del resto gli Usa hanno ormai oltre 609.500 casi confermati e più di 26mila persone sono morte.
La reazione è stata un coro di critiche. "Non è il momento di togliere risorse all'Oms", ha replicato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres; e con lui si sono schierati Cina, Russia, Germania, l'Ue, persino Bill e Melinda Gates.


Intanto le borse estendono le perdite, lo spread sale ancora, Milano è andata giù del 2%, male anche gli altri listini europei. Il differenziale Btp-Bund è schizzato a quota 226.
Anche il petrolio ha fallito il rimbalzo, i prezzi sono in forte calo e, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, la
domanda crollerà ai livelli del 1995. In Cina, che vede un Pil in calo dell'8,2% nel primo trimestre, la banca centrale ha tagliato ancora i tassi.
Quanto all'Ue, la presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, assicura che la risposta dell'Europa alla crisi sarà nel bilancio pluriennale, che serve un piano Marshall, e che comunque l'uscita dal lockdown dovrà essere graduale e con un coordinamento tra i diversi Stati.

In Corea del Sud

La Corea del Sud al voto durante l'emergenza Coronavirus. I cittadini del Paese asiatico, indossando guanti e mascherine, oggi 15 aprile, si sono recati alle urne per il rinnovo dei 300 seggi dell'Assemblea nazionale

In Cina
Sarebbero passati sei giorni da quando il 14 gennaio la leadership cinese avvisò di un’imminente epidemia a quando la città di Wuhan venne finalmente chiusa. In quei giorni il focolaio dei contagi tenne banchetti e feste di massa, mentre milioni di cinesi avevano iniziato a viaggiare per il Capodanno lunare. L’allarme da parte del presidente cinese Xi Jinping arrivò solo solo sei giorni dopo il vertice. Ma a quel punto, più di 3.000 persone erano già contagiate. A dirlo è l’Associated Press in un’inchiesta condotta sulla base di documenti interni e stime di esperti sulla retrospettiva dei dati dell’infezione.
La Cina, inoltre, sta studiando i casi asintomatici e i livelli di immunità. Con l'obiettivo capire i livelli di anticorpi nella comunità per strategie di controllo future. Zhuhai è la seconda città cinese ad aver vietato di mangiare cani e gatti, si trova al confine con Macao con una popolazione di 1,7 milioni. L'ordinanza è in linea con le direttive del governo, secondo cui i sono "animali da compagnia". Shenzhen è stata la prima città cinese a vietare la carne di cane dai menù. Le due città, entrambe nella provincia meridionale del Guangdong, applicheranno il divieto dal 1 maggio.

Reuters

Negli Stati Uniti

È il giorno più nero per gli Stati Uniti dall’inizio della pandemia, con 2.228 vittime registrate nelle ultime 24 ore con circa 26mila morti finora. Si aggrava il bilancio a New York, che vede salire la cifra dei morti in un giorno di 3.700, dopo che le autorità locali hanno incluso nel calcolo chi non era stato testato, ma che è morto con i sintomi tipici del Covid-19. Secondo le cifre del Dipartimento della Salute comunale, il totale delle vittime in città è cresciuto a oltre 10 mila, poco meno della metà dell’intero Paese. E mentre cresce lo scontro tra il presidente Usa Donald Trump e il governatore di New York Andrew Cuomo, con quest’ultimo contrario a una possibile riapertura delle attività già da maggio, la Casa Bianca conferma che i piani per le ripartenze da concordare con i singoli Stati sono quasi pronti. Secondo Trump, alcuni Stati potrebbero ripartire già dal 1 maggio ma "i governatori devono assicurare il ritorno al lavoro in sicurezza – ha detto il presidente Usa – Vogliamo tornare dove eravamo, seduti uno accanto all’altro".

In Danimarca

La Danimarca è il primo Paese in Europa a riaprire le scuole. Dopo un mese di lockdown per la pandemia da Coronavirus, oggi hanno riaperto asili nido, scuole materne ed elementari. Medie e licei invece riapriranno il 10 maggio, ad eccezione degli ultimi due anni di corso.
Il rientro in classe avviene seguendo misure di sicurezza sanitaria come la distanza di due metri tra i banchi e la ricreazione a piccoli gruppi. Tuttavia le lezioni sono ricominciate solo nella metà dei comuni danesi e nel 35% degli istituti di Copenaghen, mentre gli altri hanno chiesto più tempo per adeguarsi alle misure in vigore. Tutte le scuole primarie saranno comunque aperte entro il 20 aprile.

In Francia

Nuovo record di morti in un solo giorno in Francia: sono 762 i decessi registrati nelle ultime 24 ore. Sale così a 15.729 il bilancio delle vittime dall’1 marzo a oggi, per l’emergenza Coronavirus. Nello specifico, sono 10.129 i deceduti negli ospedali e 5.600 quelli nelle case di riposo, come ha fatto sapere il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Nel Paese, intanto, i casi di contagio hanno superato quota 137.800.
Lo stesso Salomon, sul bilancio dei morti del 14 aprile, ha precisato che nella cifra sono compresi anche i dati che affluiscono giorno dopo giorno dalle case di riposo e non riguardano necessariamente i decessi delle ultime 24 ore, ma quelli complessivi dall'inizio della pandemia. Ma in Francia si registra anche un dato positivo: per il sesto giorno consecutivo il saldo fra i nuovi pazienti in rianimazione e quelli usciti dal reparto fa registrare un calo complessivo di 91 unità. Attualmente i ricoverati in rianimazione sono 6.730.
Intanto, nel Paese, come annunciato il 13 aprile dal presidente Emmanuel Macron, il lockdown andrà avanti fino all'11 maggio. L'epidemia in Francia "comincia a rallentare", ha spiegato Macron alla nazione, "i risultati ci sono", ma perché la tendenza si confermi, è necessario prolungare le misure di contenimento. Alla fine del lockdown è prevista anche una riapertura graduale delle scuole.

In Spagna

La Spagna inizia a ripartire. Il bilancio complessivo delle vittime da Covid-19, nel Paese, ha superato le 18mila persone. Negli scorsi giorni è stata registrata una curva discendente dei contagi e il governo ha deciso una iniziale riapertura di alcune attività "non necessarie" nel settore edile e manifatturiero. L'esecutivo ha deciso di distribuire 10 milioni di mascherine nel corso della settimana ai pendolari e agli operai che tornano al lavoro.
La ripartenza di industrie e cantieri ha provocato polemiche da parte di esperti della Sanità e da una parte delle forze politiche e amministrazioni territoriali. La maggior parte della popolazione ha ancora l'obbligo di restare a casa. Negozi, bar e altri spazi pubblici in Spagna rimarranno chiusi almeno fino al 26 aprile.

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