lunedì 24 maggio 2021
Una lunga serie di scosse oggi ha fatto temere una seconda eruzione del vulcano Nyiragongo, che nel fine settimana ha provocato almeno 20 morti. L’Unicef: «Dispersi oltre 170 bambini»
La fuga degli abitanti di Goma dopo l'eruzione del vulcano Nyiragongo

La fuga degli abitanti di Goma dopo l'eruzione del vulcano Nyiragongo - Ansa

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Dopo la lava di sabato notte, oggi sono state le scosse a terrorizzare la gente di Goma. L’improvvisa eruzione del Nyiragongo, che ha provocato almeno 20 morti e la fuga di migliaia di persone dalla città congolese verso il vicino Ruanda, è infatti stata seguita oggi da scosse di terremoto, circa una ogni mezzora, che hanno continuato a provocare il panico. Secondo gli esperti, le scosse sono state causate dal riallineamento delle placche tettoniche conseguente all’eruzione e il rischio di una seconda eruzione è minimo, ma le autorità locali ci vanno caute. Oggi le scuole sono rimaste sbarrate e anche le attività che in mattinata avevano aperto sono state subito chiuse. La lava si è fermata a poche centinaia di metri dalla periferia urbana, ma sul suo cammino ha distrutto 17 villaggi, bloccando la strada principale e interrompendo l’erogazione di energia elettrica.

Sabato notte, quando il cielo si è illuminato sinistramente di rosso, le autorità avevano ordinato l’evacuazione immediata. Migliaia di persone, prese dal panico, per ore hanno cercato di fuggire con ogni mezzo possibile da Goma, che conta 2 milioni di abitanti. Secondo l’Unicef almeno 170 bambini potrebbero essere dispersi. Molte foto mostravano intere famiglie in marcia con materassi e bagagli con lo sfondo del bagliore rosso dell’incombente colata di lava. E anche i turisti in visita alla zona vulcanica e al parco transfrontaliero dei monti Virunga, santuario dei rari gorilla di montagna, sono stati portati in salvo. Domenica mattina l’enorme colata di lava ha dapprima rallentato la sua corsa per poi fermarsi. «Preghiamo anche per le popolazioni della città di Goma, nella Repubblica democratica del Congo, costrette a fuggire a causa dell’eruzione del grande vulcano Nyiragongo», ha detto ieri papa Francesco parlando ai fedeli dopo il Regina Coeli. Dopo aver tenuto per decenni sotto costante monitoraggio il Nyiragongo, da sette mesi i vulcanologi dell’Osservatorio di Goma, secondo molti media locali, facevano fatica a svolgere il loro lavoro dopo un drastico taglio di fondi.

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