mercoledì 9 novembre 2016
L'indice di Hong Kong è scivolato di oltre 600 punti, pari al 3%. E a Tokyo l'indice Nikkei perde il 5%
Borse asiatiche in picchiata. E anche il dollaro cede sull'euro
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Cresce il nervosismo nelle Borse con l'avanzata di Trump.

Crolla la borsa di Hong Kong. Dopo un'apertura in rialzo, con un guadagno di oltre 100 punti, l'indice è scivolato di oltre 600 punti, pari al 3%, con l'arrivo delle notizie di una sempre più probabile vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. A mezzogiorno il crollo era di 646 punti, pari al 2,82%.

A meno di un'ora dalla chiusura di Borsa, a Tokyo l'indice Nikkei cedeva oltre il 5,50%, scendendo a quota 16,214.78 con una perdita di 950 punt. Sul fronte valutario lo yen, che è vista come una valuta rifugio, scambia a quota 101 sul dollaro dai 105 di questa mattina.

A Wall Street, i future sono arrivati a perdere il 4%, il Dow Jones perde 625 punti, oltre il 3%. Anche le chance di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed scendono sotto il 50% dal 78% di prima dell'inizio dello spoglio dei voti.

La notizia che il tycoon si avvicina alla soglia della Casa Bianca si ripercuote anche oltre confine. Il peso messicano, termometro delle elezioni americane, affonda del 12%, il calo maggiore dal 2008.

A prescindere da chi sarà il nuovo presidente americano, non "ci saranno gravi impatti sulla Cina": è la posizione che prevale sui media di Pechino, mentre sono ancora in corso le operazioni di spoglio del voto negli Stati Uniti.

In India gli indici azionari sono crollati del 6%.

Crolla il dollaro nel cambio con l'euro, con l'avanzare dei risultati dagli Usa infatti la moneta del Vecchio continente si è via via rafforzata passando da un cambio di 1,10 biglietti verdi agli attuali 1,12852 in rialzo del 2,46%.

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