venerdì 12 dicembre 2008
Al Consiglio europeo è stato raggiunto un accordo sul pacchetto clima ed energia. Sarkozy: «Momento storico». Berlusconi: «Soddisfatti, ma l'Europa non può rimanere sola».
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Al Consiglio europeo è stato raggiunto un accordo sul pacchetto clima ed energia. Lo hanno annunciato fonti diplomatiche a Bruxelles. Il pacchetto prevede che entro il 2020 l'Ue riduca del 20% delle emissioni di gas serra, aumenti del 20% dell'efficienza energetica e porti al 20% il ricorso alle fonti alternative nel mix energetico. Le ultime resistenze riguardavano i Paesi dell'est che chiedevano più risorse per il fondo di solidarietà per la transizione energetica.Sarkozy: «Momento storico». «L'accordo che abbiamo raggiunto sul pacchetto clima-energia è davvero storico». Lo ha rivendicato il presidente francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno nell'Unione Europea, nella conferenza stampa finale del vertice di Bruxelles, conclusosi con l'intesa tra i 27. «Non si era mai visto un intero continente assumersi all'unanimità accordi così stringenti», ha sottolineato ancora, e poi: «Omaggio all'Italia. Solo grazie a Berlusconi è stato possibile trovare un accordo rapidamente».Berlusconi: «Siamo soddisfatti, ma l'Europa non sia sola». «Ci dichiariamo soddisfatti. Noi abbiamo tenuto una posizione tattica, senza paura di dire che avremmo usato il diritto di veto, con delle posizioni di buonsenso. Siamo stati ascoltati in ben quindici casi sulla difesa delle industrie manifatturiere». Lo ha affermato Silvio Berlusconi al termine del Consiglio europeo a Bruxelles commentando l'esito della "partita" sul clima per il dopo Kyoto. «Con questa decisione - spiega il premier - l'Europa diventa portabandiera, si pone all'avanguardia nel mondo. Avevo accusato l'Ue di essere il Don Chisciotte. Siamo riusciti ad ottenere tutto». Il presidente del Consiglio entra nel dettaglio del negoziato: «È stata una grande vittoria italiana. Abbiamo ottenuto che nel marzo 2010 ci sia una rivisitazione delle misure sulla base della Conferenza di Copenaghen. Se i Paesi come India, Cina e Usa non sono d'accordo con le misure dell'Europa potremo rivedere i provvedimenti». «L'Europa - sottolinea il Cavaliere - non vorrà essere quella che paga solo il conto con risultati che non potrebbero essere soddisfacenti se altri Paesi non faranno altrettanto con l'impegno a Copenaghen. Il risultato - conclude Berlusconi - è stato pieno, assolutamente soddisfacente. La nostra abilità tattica ha pagato, una grande affermazione di autorevolezza».
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