lunedì 14 novembre 2016
Un aumento di 1,2 gradi centigradi rispetto all'era preindustriale, a rischio gli obiettivi del Cop22.
Lo scioglimento dei ghiacciai è una delle conseguenze del surriscaldamento globale.

Lo scioglimento dei ghiacciai è una delle conseguenze del surriscaldamento globale.

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Il 2016 segnerà"molto probabilmente" un nuovo record di caldo, come già era successo nel 2015, con un aumento medio di +1,2 gradi centigradi, rispetto al livello dell'era preindustriale. Lo ha annunciato l'Organizzazione Metereologica Mondiale (Wmo). Se il record sarà confermato significa che 16 dei 17 anni più caldi (da quando sono cominciate le registrazioni della temperatura del mondo, alla fine del XIX) saranno stati proprio nel secolo attuale, il XXI. "È molto probabile che il 2016 sarà l'anno più caldo di tutti quelli registrati...con temperature di 1,2 gradi sopra i livelli pre-industriali" e 0,88 gradi sopra il periodo 1961-1990, ha segnalato l'organizzazione con un comunicato diffuso a Marrakech, durante la conferenza dell'Onu sul Clima (Cop22), in Marocco.

La temperatura globale nel 2016 è pericolosamente vicina all'obiettivo dell'aumento di 1,5 gradi posto come limite auspicabile dall'accordo sul Clima lo scorso dicembre.La tendenza al riscaldamento è aumentata nel 2015/2016 sicuramente a causa di El Nino, il fenomeno meteorologico che interessa il Pacifico; ma sono state soprattutto le emissioni di gas serra frutto delle attività umane il fattore più importante."Un altro anno, un altro record" ha detto sconsolato il segretario generale del Wmo, Petter Taalas. "A causa del cambiamento climatici, la frequenza e l'impatto di eventi estremi è aumentato", ha detto. Secondo la Wmo, il riscaldamento indotto da fattori umani ha contribuito ad almeno la metà degli eventi climatici catastrofici degli ultimi anni.

Tra i picchi di caldo registrati, il rapporto cita quelli di Pretoria, in Sudafrica (42,7 gradi), Thailandia (44,6), Phalodi, India (51gradi), Bassora, in Iraq (53,9) e Mitribah, Kuwait (54 gradi).L'aumento di temperature è stato associato anche a registrazioni record di altri fenomeni, come la diminuzione dei ghiacci artici, gli incendi forestali, il declino delle barriere coralline, l'aumento di eventi naturali disastrosi come uragani, maremoti, siccità di livello estremo. E a conferma che non si tratta di dati astratti il rapporto cita fenomeni concreti registrati nel 2016, come l'uragano Matthew,che al suo passaggio ha distrutto Haiti, le inondazioni del Yangtze in Cina e l'incendio che ha semidistrutto a maggio Fort Mac Murray nello Stato dell'Alberta (in Canada).

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