sabato 20 novembre 2021
Sui media governativi si smontano le accuse occidentali e i sospetti di Onu e Wta. L'atleta è scomparsa a inizio mese dopo aver denunciato molestie da parte di un leader del partito
Lo screenshot con le immagini della giocatrice cinese scomparsa dagli inizi di novembre

Lo screenshot con le immagini della giocatrice cinese scomparsa dagli inizi di novembre - Reuters

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In piena notte, tre foto e uno screenshot delle presunte ultime attività sui social di Peng Shuai hanno aggiunto altro mistero al caso della star del tennis cinese, a favore della quale si sta mobilitando il mondo intero, dalla Casa Bianca all'Onu. Mentre la Wta, l'associazione che gestisce il circuito professionistico globale del tennis femminile, ha minacciato di lasciare la Cina senza chiarimenti sulla sorte dell'atleta, di cui si sono perse da quasi tre settimane dopo la denuncia sugli abusi sessuali associata al movimento #MeToo in Cina, ma che potrebbe essere anche non del tutto sganciato dalle lotte politiche interne per il Plenum del Pcc che la scorsa settimana ha elevato il presidente Xi Jinping tra i grandi leader del partito con Mao Zedong e Deng Xiaoping.
Shen Shiwei, un reporter della Cgtn, il canale internazionale della tv statale cinese Cctv, ha postato infatti su Twitter alcune immagini di Peng con l'augurio di "buon fine settimana" rilanciate su WeChat da un'amica della tennista, che nelle foto appare sorridente tra un gatto, un peluche di Kung-fu panda e un ritratto sullo sfondo con Winnie the Pooh.

L'immagine della tennista Peng comparsa sui social cinesi

L'immagine della tennista Peng comparsa sui social cinesi - Ansa


Hu Xijin è stato il primo giornalista cinese a citare direttamente il caso Peng, scrivendo nella notte di giovedi di non credere, "come persona che ha familiarità con il sistema cinese", che la tennista "abbia ricevuto ritorsioni e repressioni ipotizzate dai media stranieri per le cose di cui la gente ha parlato". Nella stessa notte, la Cgtn ha postato lo screenshot della presunta email dai toni burocratici mandata da Peng alla Wta, in cui l'ex numero uno delle classifiche di doppio smonta le accuse sugli abusi e chiede il consenso preventivo sulla diffusione di qualsiasi dichiarazione a lei collegata. Ieri sia il Consiglio Onu per i diritti umani e sia la Wto, l'Organizzazione delle tenniste professioniste mondiale, avevano chiesto al governo di Pechino che si la sorte della giocatrice.
Hu, a capo del tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista, è molto attivo su Twitter, nonostante sia bloccato in Cina, ed è noto per i commenti caustici contro Usa e Occidente. L'hashtag #WhereIsPengShuaiè diventato virale sui social media internazionali, finendo per essere rilanciato per solidarietà dai campioni e dai miti del tennis mondiale, alimentando le richieste di boicottaggio dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022. Né Zhang né il governo cinese hanno commentato le accuse di Peng, mentre il post di denuncia della campionessa è stato subito rimosso e l'argomento tolto dalla discussione su Internet in Cina, cadendo nella censura del Great Firewall.

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