lunedì 18 novembre 2013
​La scure del nuovo regolamento anti-sprechi si abbatte sui dirigenti del Parti comunista, sanzionati per aver pagato banchetti, acquistato beni di lusso e usato le auto blu per scopi privati.
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La "casta" in Cina perde colpi. Stop ai banchetti, ai viaggi inutili, alle auto blu... Il regolamento anti-sprechi, approvato lo scorso dicembre dal Comitato centrale, sta cominciando a dare frutti. La Commissione centrale per la disciplina e l'ispezione ha informato infatti di aver punito 16.699 funzionari del Partito per non aver obbedito alle nuove disposizioni, continuando a sperperare i soldi pubblici.

Gli abusi più frequenti, secondo la Commissione, riguardano i viaggi all'estero o sul territorio cinese, in gran parte inutili in tempi di video-chat e conferenze (gratuite) via Skype. Ma ci sono anche violazioni che fanno passare per dilettanti alcuni esponenti della casta nostrana: banchetti pagati con i soldi dei contribuenti e offerti persino per festeggiare eventi privati come matrimoni. E poi regali lussuosi - orologi, foulard, borse, scarpe e altri oggetti, soprattutto delle grandi marche occidentali - acquistati con i fondi dell'ufficio oppure semplicemente accettati in cambio di favori. Nella lista dei colpevoli c'è anche chi ha dato il via libera a costruzioni di palazzi inutili. Sembra quasi un "peccato veniale", a questo punto, l'abuso di automobili pubbliche per scopri privati.

Il nuovo regolamento anti-sprechi è stato rafforzato il 30 ottobre scorso dallo stesso Comitato Centrale, che ha deciso di aumentare i controlli e irrigidire le sanzioni ai trasgressori. La spinta è venuta anche dal presidente Xi Jinping: "Se continuiamo su questa strada perderemo radici, sangue e forza", aveva detto un anno fa, quando ricopriva l'incarico di segretario generale del Partito. E aveva dato le sue regole ai delegati all'imminente Congresso dello scorso ottobre: orologi made in Cina, stanze d'albergo in condivisione, utilizzare il car pooling. E, per favore, mani pulite...

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