giovedì 20 gennaio 2022
Si è chiusa la Commissione centrale per l'ispezione disciplinare sotto l'occhio vigile di Xi. Rafforzato il piano «Sky Net» per la caccia a chi viola le regole. Imprenditori sotto la lente
Il presidente cinese Xi Jinping.

Il presidente cinese Xi Jinping. - Ansa

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È l’ossessione del regime da sempre. Ed è però anche l’arma più usata per far fuori chi non è «fedele alla linea». Il Partito comunista cinese giura ancora una volta di «tagliare la collusione tra capitale e potere», come nuovo livello della «forte e persistente repressione della corruzione», gestendo «le nuove sfide e le nuove situazioni». L'indirizzo della sesta sessione plenaria della Commissione centrale per l'ispezione disciplinare, l'anticorruzione del Pcc, comprende il rafforzamento delle indagini e delle punizioni dietro la «disordinata espansione del capitale» e il monopolio di alcune piattaforme online, già finite sotto pressione. «Dobbiamo essere consapevoli che la lotta alla corruzione è ancora in corso», ha detto il presidente Xi Jinping. Tra gli obiettivi della nuova spinta moralizzatrice ci sono quelli «di non mostrare pietà per le persone che cercano di costruire bande politiche, “piccoli circoli” e gruppi di interesse», si legge nel comunicato diffuso in serata dall'agenzia di Stato “Xinhua”, alla chiusura dei lavori di tre giorni della sessione tenuta a Pechino.

In altri termini, la lotta è a quei centri di potere che possono rompere o minare l'unità del Partito. In più, la corruzione dietro «l'espansione disordinata del capitale» e il monopolio di alcune piattaforme online, già nella stretta della autorità di regolamentazione da un anno tra finanza, e-commerce e servizi vari, «dovrebbero essere indagati e puniti e dovrebbero essere tagliati i legami tra potere politico e capitale».

Dal 18esimo Congresso nazionale del Pcc del 2012, il Comitato centrale «ha migliorato la condotta del Partito, ha mantenuto l'integrità e ha combattuto la corruzione con un coraggio e una determinazione senza precedenti», ha detto Xi all'apertura dei lavori di martedì. Oltre a riconoscere i risultati ottenuti dal Partito durante la campagna anticorruzione nei 10 anni trascorsi, Xi ha anche sollecitato sforzi continui per raggiungere «l'obiettivo strategico che i funzionari non osano, non possono e non hanno desiderio di essere corrotti». Xi, in vista della Congresso del prossimo autunno e di un inedito terzo mandato alla guida del Pcc, ha ribadito l'importanza della lotta alla corruzione, affinando una campagna che ha caratterizzato la sua azione politica dalla salita al potere del 2012. Il 20/esimo Congresso nazionale sarà «un evento significativo per il Partito e il Paese nel 2022 e il lavoro di ispezione e supervisione disciplinare deve garantire il successo dello svolgimento del congresso nazionale entro la fine dell'anno», ha rimarcato il comunicato.
Il Pcc, infine, esplorerà la politica della «lista nera» dei corruttori, rafforzando l'operazione «Sky Net» per la cooperazione internazionale: l'inserimento in un apposito elenco delle persone che hanno tentato la corruzione rafforzando la sorveglianza e la supervisione sulle loro attività economiche. Sky Net è un programma che, tra l'altro, punta a rimpatriare gli accusati di corruzione e altri presunti reati finanziari.

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