mercoledì 6 giugno 2012
​Dopo l'ondata di arresti seguita alle immolazioni di protesta di 38 tibetani negli ultimi mesi, la Cina ha bloccato l'ingresso ai turisti in Tibet. Il divieto dovrebbe protrarsi fino ad agosto, mese in cui si tiene il festival di Saga Dawa.
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La Cina ha chiuso il Tibet ai turisti, secondo agenti di viaggio di Pechino. La misura viene presa dopo l'ondata di arresti seguita alle nuove immolazioni di tibetani e alla vigilia di un festival seguito, tradizionalmente, da molti stranieri.Il blocco delle visite di turisti stranieri sul "tetto del mondo" viene dieci giorni dopo che due giovani tibetani si sono dati fuoco in una protesta anticinese a Lhasa, la capitale della Regione Autonoma del Tibet. Negli ultimi mesi 38 tibetani, 29 dei quali sono morti, hanno usato questa estrema forma di protesta contro la Cina, secondo il gruppo Campagna Internazionale per il Tibet. Quelle dei due giovani, il 27 maggio, sono state le prime immolazioni a verificarsi a Lhasa."L' ufficio del turismo ci ha detto di bloccare tutti i gruppi a partire da fine maggio. Non hanno chiarito fino a quando durerà il blocco", ha dichiarato un impiegato del Tibet Chine International Tour Service. Un agente di viaggio europeo ha detto all'Ansa che gli è stato detto che il divieto si protrarrà "almeno fino ad agosto". Secondo alcuni il blocco dei viaggi di turisti stranieri potrebbe essere collegato al festival di Saga Dawa, col quale i tibetani celebrano la nascita del Buddha, che attira ogni anno migliaia di buddhisti provenienti da tutto il mondo.La Cina accusa il Dalai Lama, che pubblicamente ha rinunciato all' indipendenza del Tibet chiedendo per il territorio quella che definisce "una vera autonomia", e lo accusa di promuovere segretamente la secessione.
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