martedì 25 ottobre 2011
Il movimento di Rached Gannouchi, leader islamico rientrato in Tunisia dopo 22 anni di esilio in Gran Bretagna, appare in vantaggio.
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Confermano le previsioni e le stime degli analisti i primi dati ufficiali relativi alle elezioni di domenica in Tunisia per la futura Assemblea Costituente, per quanto ancora parziali e riguardanti soltanto cinque circoscrizioni: il partito islamico moderato Ennahda, guidato da Rached Gannouchi, leader islamico rientrato in Tunisia dopo 22 anni di esilio in Gran Bretagna è avanti ovunque, e al momento si aggiudica 15 seggi sui 39 complessivamente in palio. Al secondo posto, ma nettamente distanziati, si piazzano i laici di sinistra del Cpr, il Congresso per la Repubblica, con sei seggi.Cinque se ne aggiudica invece una lista indipendente guidata da Hachmi Haamdi, un ricco uomo d'affari con base a Londra. I numeri sono stati forniti dalla Isie, la Commissione Elettorale Centrale, il cui segretario generale Boubaker Bethabet ha avvertito che «i risultati li renderemo pubblici un poco per volta», in quanto «i meccanismi dello spoglio richiedono tempo». Si tratta comunque di cifre che, seppure limitate, non sono prive di significato: oltre ai distretti di Jendouba, nel nord-ovest del Paese, e di Kebili, nel deserto centrale, riguardano infatti anche Sfax e Susa, rispettivamente seconda e terza città tunisine per importanza dopo la capitale, Tunisi.
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