sabato 7 dicembre 2019
La rivolta ha ormai connotazioni puramente politiche. Dal 18 ottobre ci sono stati 26 morti e oltre 12mila feriti, secondo l'organizzazione degli Stati americani, con 20.600 persone detenute
Lancio di pietre contro la polizia a Santiago del Cile (Ansa)

Lancio di pietre contro la polizia a Santiago del Cile (Ansa) - Ansa

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Non si ferma la protesta. I manifestanti si sono scontrati con la polizia in Cile: migliaia di persone sono scese nelle strade della capitale del Cile venerdì per una manifestazione che ha segnato 50 giorni dallo scoppio dei peggiori disordini civili del Paese negli ultimi decenni.

L'assalto ai mezzi blindati nella capitale (Ansa)

L'assalto ai mezzi blindati nella capitale (Ansa) - Ansa

I cileni protestano da settimane in particolare contro la disuguaglianza sociale ed economica, e contro un'élite politica radicata che proviene dalle famiglie più ricche del Paese. La crisi è la peggiore in tre decenni di democrazia cilena e ha provocato 26 morti e oltre 12mila feriti, secondo l'organizzazione degli Stati americani, con 20.600 persone detenute.

Incendi nel centro di Santiago (Ansa)

Incendi nel centro di Santiago (Ansa) - Ansa


Come ogni venerdì da quando sono iniziate le proteste il 18 ottobre, che ormai hanno assunto èperò una chiara connotazione politica di opposizione alle politiche del presidente Sebastian Pinera, migliaia di persone si sono radunate in Plaza Italia, nel centro di Santiago, per sventolare bandiere, cantare e ballare in segno di protesta contro il governo conservatore del presidente Pinera. I manifestanti hanno sollevato un'enorme bandiera cilena con un occhio chiuso, un simbolo delle 300 persone che hanno subito lesioni ottiche durante gli scontri con la polizia. Alcuni manifestanti armati di pietre e bottiglie Molotov si sono scontrati con la polizia, che li ha dispersi con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua.



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