mercoledì 1 novembre 2017
Otto i ciclisti uccisi dal pulmino. Tra loro una giovane madre belga e un gruppo di turisti che festeggiavano il 30esimo della maturità.
Attentato a New York, chi sono le vittime. Tra loro 5 amici argentini
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Un gruppo di amici argentini che erano a New York per festeggiare l'anniversario del loro diploma, personale scolastico, studenti: cominciano ad emergere i profili delle vittime dell'attentato di un lupo solitario, ispirato dal Daesh, a New York, a pochi passi dal World Trade Center, martedì pomeriggio.

Il ministero degli Esteri argentino ha confermato che cinque delle otto vittime erano argentini, parte di un gruppo di amici che festeggiava nella Grande Mela il 30esimo anniversario del diploma liceale, la Scuola Politecnica di Rosario, 300 chilometri a nord di Buenos Aires. È morta anche una cittadina belga, una donna- ha spiegato Didier Reynders, vice-premier e ministro degli esteri belga - arrivata da Roulers, nelle fiandre, con la sorella e la madre.

Martedì nel primo pomeriggio (alle 15,05 ora locale), un uzbeko 29enne, entrato in Usa nel 2010, a bordo di un pick-up noleggiato si è scagliato contro un gruppo di ciclisti e passanti a Manhattan vicino al World Trade Center, uccidendo 8 persone e ferendone una dozzina: ha percorso oltre 1 km sulla pista ciclabile, la Hudson River Greenway, prima di finire la sua folle corsa di morte contro uno scuolabus del liceo Stuyvesant.

Quando è sceso ha urlato 'Allah Akbar' ma è stato neutralizzato e arrestato poco dopo.

Gli argentini erano un gruppo di 10 persone, quattro delle quali sono rimaste illese; un altro è rimasto ferito. A pagare il viaggio per tutti era stato uno degli uomini che ha perso la vita, Erlij, 48 anni, proprietario di un acciaieria a Rosario, che aveva voluto offrire il viaggio nella Grande Mela perché gli amici potessero festeggiare insieme. Il gruppo si era diplomato nel 1987 ed era a New York da qualche giorno: nel pomeriggio soleggiato di martedì avevano affittato le biciclette e stavano percorrendo la pista, quando il pullmino bianco, lanciato a tutta velocità sullo stretto vialetto alberato (non piu di 6 metri di larghezza, sufficienti però a
consentire alle bici di procedere nei due sensi) è piombato nel tratto vicino al liceo Stuyvesant, il grosso veicolo come un ariete. "Sono sotto shock, tramortiti. Non possono credere a quel che è accaduto", ha raccontato il console argentino alle Nazioni Unite a proposito dei connazionali sopravvissuti. Il gruppo si era fotografato poco prima di imbarcarsi sul volo all'aeroporto di Islas Malvinas: tutti con una maglietta bianca e la scritta Libre, in spagnolo Gratis. Erlij non era riuscito a salire sul volo e aveva raggiunto tutti il giorno successivo. Ha trovato la morte a New York, alle 16 del pomeriggio, ha raccontato il console.

Un'altra vittima è una giovane madre di31 anni, Ann-Laure Decadt, madre di due bimbi di 3 anni e di 3 mesi: era originaria di Staden, nelle Fiandre occidentali, e stava visitando la città in bicicletta insieme alla madre e a due sorelle, che sono rimaste illese.

Tra le persone rimaste ferite anche il conducente del pullmino e due studenti, che erano sullo scuolabus che stava riportando a casa i ragazzi a casa. Uno dei ragazzi sarebbe in condizioni critiche.

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