venerdì 11 ottobre 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), a cui oggi è stato assegnato il premio Nobel per la Pace, ha sede all'Aja ed è stata fondata nel 1997, quattro anni dopo la firma della convenzione contro l'uso delle armi chimiche.Sconosciuta ai più, l'Opac è finita sotto i riflettori solo di recente per il suo ruolo nella risoluzione della crisi in Siria. Lo scorso 28 settembre è stata infatti incaricata da una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu di controllare lo smantellamento dell'arsenale chimico del regime di Bashar al-Assad fino al 30 giugno 2014. Tre giorni fa il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha invitato iQuindici di creare una "missione comune" Onu-Opac, con 100 uomini che opereranno sul territorio siriano. La missione farà base a Damasco e avrà un'altra sede a Cipro, sarà guidata da un coordinatore civile speciale con il rango di sottosegretario generale, e si articolerà in tre fasi. La prima è già iniziata con l'invio di un team di uomini che si trova in Siria dal primo ottobre. La seconda, fino al primo novembre, dovrebbe consentire la distruzione di tutti gli impianti di produzione delle armi chimiche. Mentre l'ultima fase, dal primo novembre al 30 giugno 2014, sarà "la più difficile", e comporterà la distruzione di circa 1.000 tonnellate di prodotti tossici. Gli esperti dell'Opac si occuperanno soprattutto della parte tecnica, mentre l'Onu avrà un ruolo di coordinamento strategico e si occuperà di misure di sicurezza, logistica, comunicazioni e amministrazione.Composta da 189 Stati membri, il direttore generale dell'Opac è dal 2010 il diplomatico turco Ahmet Uzumcu, ex ambasciatore alla Nato, alle Nazioni Unite e in Israele. Vi lavorano Circa 500 persone e ha un budget annuale di circa 70 milioni di euro.Dal 1997 l'attività dell'Opac ha permesso la distruzione di 57mila tonnellate di armi chimiche, in gran parte appartenenti a Usa e Russia dai tempi della Guerra fredda. L'Opac ha effettuato 5.167 ispezioni sul territoriodi 86 Paesi, tra cui 2.720 ispezioni in siti di armi chimiche. Circa l'81% delle armi chimiche dichiarate sono state distrutte sotto la supervisione di questa organizzazione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: