sabato 23 marzo 2019
Già a capo del Fbi, il procuratore 74enne da 22 mesi stava indagando sul presidente e sulle connessioni con Mosca. "Nessun nuovo indagato"
Il repubblicano Robert Mueller ha 74 anni (Ansa)

Il repubblicano Robert Mueller ha 74 anni (Ansa)

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Il procuratore speciale Robert Mueller, dopo quasi due anni di indagini, ha consegnato al ministro della Giustizia William Barr il rapporto sulle interferenze russe nella campagna presidenziale del 2016. Secondo fonti del dipartimento della Giustizia citate dalla stampa Usa, nel suo rapporto Mueller non chiederà il rinvio a giudizio per altre persone coinvolte nel cosiddetto Russiagate, oltre alle accuse già presentate nell'ambito dell'inchiesta. Tuttavia, i membri del Congresso, nell'ambito dell'indagine parlamentare che stanno conducendo, potranno autonomamente presentare nuove accuse al dipartimento della Giustizia.

Dopo la diffusione della notizia della presentazione del rapporto, numerosi esponenti di spicco del Congresso e diversi candidati
presidenziali democratici hanno invitato Barr a diffondere il prima possibile le informazioni in suo possesso. Il ministro della
Giustizia, in una lettera, ha assicurato che nel corso del fine settimana renderà note le "principali conclusioni" del rapporto.

La portavoce Sarah Sanders ha invece reso noto che la Casa Bianca non ha ricevuto copia del rapporto, né è stata messa a conoscenza del suo contenuto. Nell'ambito dell'indagine, Mueller ha presentato finora 199 capi di imputazione nei confronti di 34 persone e tre aziende.

L'inchiesta

L’inchiesta, nota come Russiagate, iniziata il 17 maggio 2017, è stata condotta dall’Ufficio del Consiglio speciale del dipartimento alla Giustizia Usa, guidato da Robert Mueller, 74 anni, repubblicano ed ex direttore del Fbi dal 2001 al 2013. Mueller ha già dimostrato la colpevolezza dell’ex presidente della campagna Manafort e dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale Flynn e la confessione dell’ex avvocato di Trump Michael Cohen.

Le interferenze russe

L’indagine è stata condotta dalle forze dell’ordine e controspionaggio degli Usa sulle interferenze del governo russo nelle elezioni presidenziali del 2016. Include anche la raccolta di prove su una possibile collusione tra la campagna presidenziale di Donald Trump e il governo russo, ed esamina inoltre un potenziale intralcio alla giustizia da parte del presidente Usa.

I numeri dello scandalo

Già 1.200 le volte il presidente Donald Trump ha attaccato pubblicamente l’inchiesta, che è durata 22 mesi e ha portato all'incriminazione (e per due alla condanna) di ben 6 stretti collaboratori del presidente degli Stati Uniti.

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