mercoledì 23 settembre 2020
L'allarme di Medici senza frontiere: è la prima causa di morte dei bambini al di sotto dei 5 anni. Come ogni anno, a settembre con le piogge, il tasso di trasmissione aumenta in modo significativo
La prevenzione nei villaggi della zona di Batangafo

La prevenzione nei villaggi della zona di Batangafo - Foto Msf

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Nonostante la diffusione del Covid-19, in Repubblica Centrafricana (Rca) è la malaria la malattia con il più grave impatto sulla popolazione e la principale causa di morte per i bambini al di sotto dei cinque anni. Come ogni anno, a settembre, in piena stagione delle piogge, il tasso di trasmissione aumenta in modo significativo e la malattia diventa più letale.

Nell'ospedale di Batangafo, supportato da Medici Senza Frontiere (Msf), otto consultazioni pediatriche su dieci sono dovute a complicazioni della malaria, tra cui anemia e disidratazione. Dall'inizio dell'anno, in questa città di 31.000 abitanti di cui 22.000 sfollati da altre aree del Paese, i team di Msf hanno trattato 39.631 casi di malaria, rispetto ai 23.642 nello stesso periodo dell'anno precedente. Sono 1.074 i bambini sotto i cinque anni ricoverati per malaria quest'anno, in 28 non sono sopravvissuti.
«Mio figlio è molto debole perché ha preso la malaria e i medici hanno detto che è anemico. Stanno cercando di stabilizzare le sue condizioni per evitare ulteriori complicazioni che potrebbero essere fatali. Ho tanta paura di perderlo» dice Chancella Gbtoum, madre di Yakota Abbias, un bambino di cinque anni. Chancella e il figlio minore hanno entrambi ricevuto da Msf il trattamento con farmaci antimalarici come misura preventiva. «All'altro mio figlio di 11 mesi ho dato il farmaco contro la malaria che abbiamo ricevuto da Msf. L'ho preso anche io. So che questa volta non ci ammaleremo» aggiunge Chancella.

Per mitigare l'impatto di questa malattia mortale e proteggere le comunità, all'inizio della stagione delle piogge, Msf ha lanciato una campagna per il trattamento preventivo della malaria, attraverso la somministrazione di massa dei farmaci antimalarici, condotta in 3 fasi per raggiungere il maggior numero di persone possibile e garantire che la popolazione ne comprendesse l'importanza. La prima fase è partita con un'attività di sensibilizzazione della popolazione grazie all'aiuto dei leader della comunità e attraverso spot sulla radio locale. Successivamente, i team di Msf hanno distribuito porta a porta il trattamento preventivo (foto). Infine, sono tornati presso ogni casa per verificare che avessero preso il trattamento ed eventuali effetti collaterali.
«I primi risultati della campagna sono positivi: in sole tre settimane l'ospedale di Batangafo ha registrato un calo di pazienti affetti da malaria di circa il 20%» dichiara Marco Scattoni, operatore umanitario di Msf a Batangafo. Portando il farmaco alle persone direttamente nelle loro abitazioni, è stato evitato il rischio di assembramenti presso luoghi di distribuzione, limitando in questo modo la potenziale diffusione del Covid-19. Le équipe di Msf hanno adottato tutte le misure di protezione necessarie, come indossare le mascherine e mantenere la distanza di sicurezza. L'aumento dei pazienti affetti da malaria non è limitato a questa regione al confine con il Ciad, ma sta accadendo in tutto il paese. «Durante la stagione delle piogge, la malaria devasta le comunità che hanno un accesso limitato alle cure e alle misure di prevenzione. Ogni anno assistiamo a picchi di malaria nei nostri progetti in Repubblica Centrafricana, solo nel 2019 abbiamo curato 578.072 casi in tutto il paese» dice Carmen Terradillos, coordinatrice medica di Msf. «La possibilità di ricevere cure efficaci per la malaria rimane insufficiente in un paese che ha vissuto anni di conflitto e abbandono. Le zanzariere sono troppo costose per la maggior parte della popolazione. La somministrazione di massa dei farmaci è un modo efficace per prevenire complicazioni da malaria».

Gli abitanti di Batangafo sono stati felici di poter proteggere sé stessi e i loro familiari da una malattia che ha già ucciso molti bambini nella loro comunità. «Sono incinta e non voglio contrarre la malaria. È pericolosa per mio figlio» dice Félice. «So che sono più vulnerabile e ho bisogno di questo trattamento». Nella prima fase della campagna, Msf ha fornito il trattamento preventivo a un totale di 32.670 persone, di cui 6.531 bambini e 135 donne incinte. La prossima fase della campagna è prevista per la fine di settembre. Situata nella prefettura di Ouham, nel nord della Rca, la città di Batangafo è stata al centro di tensioni politiche, etniche e religiose per più di un decennio. Le condizioni di sicurezza sono ancora instabili e questa precarietà potrebbe aumentare con le prossime elezioni, previste a dicembre 2020.

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