sabato 17 dicembre 2011
​Scomparso giovedì sera, è stato ritro­vato cadavere un catechista cattolico dell’Orissa. Rabindra Parichha, 47 anni, impegnato nell’evangelizzazione e nella difesa dei diritti delle minoranze, era attivo nel distretto di Kandhamal, parte dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneshwar, epicentro delle violenze.
COMMENTA E CONDIVIDI
Scomparso giovedì sera, ieri è stato ritro­vato cadavere un catechista cattolico dell’Orissa. Probabilmente assassinato, come indicano i primi rilievi degli inquirenti. Rabindra Parichha, 47 anni, impegnato oltre che nell’evangelizzazione anche nella difesa dei diritti delle minoranze in questo Stato del­l’India orientale segnato nel 2008 dalle peg­giori violenze anti cristiane della storia mo­derna dell’India, era attivo nel distretto di Kandhamal, parte dell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneshwar, epicentro delle violenze. Co­me comunicano fonti locali, tuttavia, la sua morte è avvenuta nel distretto di Ganjam, nel­la confinante diocesi di Berhampur. Ritrovato dalla polizia che aveva avviato le ri­cerche nella mattinata, Parichha aveva la go­la tagliata e ferite alle mani e allo stomaco. Pri­ma di lasciare la sua casa e scomparire, il ca­techista era stato chiamato sul suo telefono cellulare da un vicino. Non vedendolo torna­re dopo un paio d’ore, la moglie e i figli lo han­no cercato e hanno avvisato la polizia, che ie­ri mattina ha rinvenuto il cadavere nel cam­pus di un istituto scolastico e lo ha trasporta­to nelle vicina città di Bhanjanagar. A confer­ma del suo impegno e della considerazione che circondavano l’attivista cattolici, nella giornata di ieri oltre 200 abitanti del villaggio di Bhaliapada, dove viveva, hanno raggiunto Bhanjanagar per prelevare il corpo e predi­sporlo per i funerali. Dalle prime indagini è risultato che merco­ledì sera quattro esponenti indù radicali si tro­vavano a Bhalipada, secondo testimoni pro­prio per cercare Parichha. Comunque sia, e come ha confermato anche Dibyasingh Pari­chha, sacerdote a capo della Commissione per la giustizia, la pace e lo sviluppo dell’arci­diocesi di Cuttack-Bhubaneshwar, «non ci so­no state rivendicazioni» per l’assassinio. Ancora una volta i cristiani sono colpiti da un evento tragico di cui sono sospettati gruppi dell’estremismo induista, anche se gli inve­stigatori non hanno ancora avanzato ipotesi sugli autori dell’omicidio, il terzo che ha avu­to come vittima un cristiano nell’anno in cor­so. Parichha, ex catechista itinerante della par­rocchia di Mondasore, nel Kandhamal, era da tre anni attivo nel Centro di assistenza legale dell’Orissa, un’iniziativa congiunta delle Chie­se cristiane del Kandhamal impegnata a so­stenere vittime e testimoni nelle molte cause aperte per accertare le responsabilità dirette e indirette dei fatti del Kandhamal, oltre che chiedere adeguati risarcimenti e garanzie ai superstiti. Come ha riferito a Fides il collega Prasan Kumar Bishoyi, l’omicidio potrebbe essere collegato proprio al suo impegno «co­me consulente legale e attivista dei diritti u­mani ». «Molto triste per il tragico evento» si è dichia­rato monsignor John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar, che ha chiesto alle autorità un intervento efficace per individua­re i responsabili dell’omicidio. «Conoscevo personalmente Parichha, un mio ex studen­te e riferimento per molti villaggi nel distret­to di Kandhamal». «Un leader impegnato nel­la comunità civile, per il quale il lavoro pasto­rale e quello sociale erano una missione che svolgeva con passione».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: