sabato 24 marzo 2018
L'uomo, poi ucciso, gridava: «Allah Akhbar, bombardate la Siria: morirete». Il 26enne di origini marocchine ha colpito a Trèbes. Arnaud Beltrame si era offerto in cambio di una donna. Due i fermi
Il supermercato di Trebès, nel sud-ovest della Francia, dove il terrorista ha fatto irruzione (Ansa)

Il supermercato di Trebès, nel sud-ovest della Francia, dove il terrorista ha fatto irruzione (Ansa)

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È morto nella notte il gendarme-eroe che venerdì aveva preso il posto di una donna ostaggio del terrorista barricato in un supermercato a Trèbes, nel sud della Francia vicino a Carcassonne. L'ha annunciato su Twitter il ministro dell'Interno francese, Gerard Collomb. Il tenente colonnello dei gendarmi Arnaud Beltrame, 44 anni, è morto in seguito alle ferite riportate.

Chi sono le 4 vittime

La prima vittima di Radouane Lakdim, che ieri ha ucciso quattro persone e ne ha ferite una quindicina in un doppio attacco a Carcassonne e Trèbes, è Jean, viticoltore in pensione. Sessantenne, si trovava nell'Opel Corsa bianca rubata dal terrorista a Carcassonne. La seconda vittima è il capo del reparto macelleria del supermercato Super U a Trèbes, dove Lakdim si è asserragliato. Christian Medves, 50 anni, è descritto da chi lo conosceva come un uomo gioviale, una bella persona dal «cuore enorme». Insieme a lui è stato ucciso anche un cliente del supermercato, la cui identità, riferisce Le Figaro, non è stata rivelata. Infine, la quarta vittima è il gendarme eroe: il tenente colonnello Arnaud Beltrame, 45 anni, che si è offerto in cambio agli ostaggi tenuti dal terrorista. Gravemente ferito, è morto nella notte.

L'irruzione e la presa di ostaggi

Venerdì mattina a Carcassonne, nel sud-ovest della Francia, Radouane Lakdim, 26enne di origine marocchina con precedenti penali per piccoli reati, ha rubato un'auto, ferendo il conducente e uccidendo il passeggero. Con quell'auto è andato a Trèbes dove alle 11.15 è entrato in un supermercato Super U sequestrando i presenti. Un testimone ha riferito che l'uomo era armato di pistola e coltello. Avrebbe urlato «Allah Akbar» e «State bombardando la Siria, morirete». Si sono sentiti spari.

Subito è stata allertata la sezione antiterrorismo della procura di Parigi. Tutta la zona è stata isolata. Dopo negoziazioni con le forze del'ordine, l'attentatore ha trattenuto un solo ostaggio, una donna. Chiedeva la liberazione di Salah Abdeslam, l'attentatore di Parigi del novembre 2015. Un eroico tenente colonnello della gendarmeria, Arnaud Beltrame, si è offerto di sostituirsi all'ostaggio. Ed è poi rimasto gravemente ferito, morendo nella notte in ospedale. L'irruzione delle "teste di cuoio" sarebbe avvenuto subito dopo gli spari dell'attentatore contro l'ostaggio e si è conclusa con l'uccisione del terrorista.

Il Daesh rivendica. Fermate 2 persone

Qualche ora è arrivata online la rivendicazione del Daesh, nella quale si legge che l'autore dell'attacco era un «soldato del califfato», senza altri dettagli. Lo riferisce Site citando l'agenzia del Daesh, Amaq.

Ieri è stata fermata la compagna del terrorista: l'ha annunciato il procuratore di Parigi, François Molins, senza dare ulteriori particolari. Stamani la polizia ha comunicato di aver compiuto un altro fermo: un 17enne, sempre dell'Occitania, legato a Lakdim.

Chi era l'attentatore

L'attentatore si chiamava Redouane Lakdim ed era già sorvegliato per atti di piccola delinquenza, secondo quanto ha riferito il ministro dell'Interno. Secondo fonti dell'inchiesta, risiedeva a Carcassonne, dove era stato in carcere nel 2016. Attivo sui social network salafiti, l'intelligence sospetta che abbia fatto un viaggio in Siria, ma questo particolare non è confermato.

Il premier: «È terrorismo»

Il premier Edouard Philippe ha subito definito «grave» la situazione e poi ha aggiunto: «Tutto fa pensare a un atto di terrorismo». Il presidente Emmanuel Macron, che era impegnato al vertice Ue a Bruxelles, ha anticipato il rientro a Parigi.


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