lunedì 25 giugno 2012
Giungerà domani mattina a Ciampino la salma di Manuele Braj (nella foto), il carabiniere morto ieri nell'attentato compiuto in Afghanistan. I funerali solenni si dovrebbero tenere a Roma nel pomeriggio.
Missione Isaf, 51 morti dal 2004 a oggi
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Giungerà in Italia, nell'aeroporto Roma-Ciampino alle 9 di domani mattina la salma di Manuele Braj, il carabiniere scelto morto ieri nell'attentato compiuto in Afghanistan dove il giovane era in missione. I funerali solenni si dovrebbero tenere a Roma nel pomeriggio. La salma, subito dopo, sarà trasferita nel Salento e in tarda serata giungerà nell'aeroporto di Galatina (Lecce).  A Collepasso la cerimonia funebre è in programma per giovedì alle 17.30 nella parrocchia Cristo Re. I funerali saranno officiati dall'arcivescovo di Otranto Donato Negro.

LA TRAGEDIAUn carabiniere è morto e altri due sono rimasti feriti in un attentato al campo d'addestramento della polizia afghana ad Adraskan, nell'Afghanistan occidentale. Il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Lecce), residente a Gorizia con la moglie e il figlio di 8 mesi, effettivo al 13esimo reggimento Friuli-Venezia Giulia, è deceduto sul colpo, mentre il maresciallo capo Dario Cristinelli e il carabiniere scelto Emiliano Asta, rispettivamente della seconda Brigata Mobile di Livorno e del settimo reggimento Trentino-Alto Adige, hanno riportato gravi lesioni alle gambe e sono stati trasportati all'ospedale Usa di Shindand, dove sono ricoverati non in pericolo di morte.La salma di Braj arriverà mercoledì mattina in Italia, all'aeroporto di Ciampino. La partenza del volo militare da Herat - dove oggi alle 17.30 (ora locale) sarà aperta la camera ardente - è prevista per domani nel tardo pomeriggio.Il portavoce del contingente italiano ad Herat, colonnello Francesco Tirino, ha spiegato che si è trattato di "un razzo lanciato dall'esterno, andato a impattare nei pressi di una garitta di osservazione". Alcune fonti locali hanno smentito l'attacco degli insurgents, parlando di un errore dei militari italiani nel maneggiare degli esplosivi, ma lo Stato maggiore della difesa ha confermato che le verifiche condotte dal Weapons intelligence team hanno portato all'individuazione dei frammenti di un razzo da 107 millimetri.LE REAZIONIIl presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa "con profonda commozione" la notizia, ha espresso i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei familiari del caduto. "Il mio pensiero - ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti - va alla famiglia di Braj e all'Arma dei carabinieri, impegnata nell'importante missione di addestramento delle forze di polizia afghane". "Manuele è stato colpito in modo vigliacco", ha sottolineato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, "stava addestrando le truppeafghane contro il terrorismo. Questo era il suo lavoro, la sua missione: permettere a quel Paese di difendersi da solo. E il terrorismo lo ha ucciso". "Abbiamo perso un giovane e valoroso italiano impegnato a costruire un futuro più sicuro", ha affermato il ministro degli Esteri Giulio Terzi. Messaggi di cordoglio anche dai ministri Cancellieri e Riccardi, dai presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini e da tutte le formazioni politiche. L'Idv ha parlato di "Vietnam italiano" e chiesto che il governo riferisca tempestivamente alle Camere. Il seguito all'esplosione un carabiniere è morto e due sono rimasti feriti alle gambe, mentre il quarto è illeso. I familiari sono stati informati. Il militare dell'Arma morto è il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Lecce), effettivo al 13/o Reggimento 'Friuli-Venezia Giulià. Lascia la moglie, 28enne, e il figlio di 8 mesi.

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