lunedì 1 giugno 2015
La Conferenza episcopale aveva preso posizione per il rinvio delle elezioni. La situazione nel Paese resta molto tesa.
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Era pronto un attentato contro l’arcivescovo di Bujumbura (Burundi), Evariste Ngoyagoye, durante la processione di domenica 31 maggio, per la chiusura del mese mariano. “È quanto ha riferito a Voice of America uno dei presunti componenti del commando che doveva agire” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa burundese, che per motivi di sicurezza desiderano non essere citate. “Il servizio di sicurezza, formato dai giovani dell’arcidiocesi, ha contribuito a sventare l’attacco” affermano le fonti di Fides. La Conferenza episcopale con due recenti dichiarazioni ha preso una posizione netta nella crisi nata dopo che il presidente Pierre Nkurunziza ha annunciato l’intenzione di presentarsi alle elezioni prevista il 26 giugno per un ottenere un terzo mandato, in violazione della Costituzione e degli Accordi di pace di Arusha. In un messaggio del 12 maggio i vescovi hanno chiesto il rinvio delle elezioni, mentre con quello di fine maggio hanno annunciato il ritiro dei sacerdoti che avevano ricevuto il permesso di far parte delle commissioni elettorali indipendenti. Sempre il 31 maggio, si è tenuto a Dar es Salaam (Tanzania) il vertice dei Capi di Stato dell’Africa orientale. “L’opposizione burundese è delusa del vertice dei Capi di Stato perché hanno preso una posizione giudicata molto debole” dicono le fonti di Fides. “I partecipanti hanno solo chiesto di rimandare le elezioni di un mese e mezzo, non si è invece chiesta la riapertura delle radio dell’opposizione e della questione del terzo mandato di Nkurunziza. I leader dell’opposizione hanno quindi annunciato la ripresa delle manifestazioni dopo una pausa di alcuni giorni. La situazione rimane quindi molto tesa” concludono le fonti locali di Fides.
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