sabato 21 novembre 2015
Il ministero dell'Interno parla di grave minaccia imminente. Il premier: rischio attentati come a Parigi. Il Comune chiede di chiudere i locali pubblici. L'ombra di Salah Abdeslam.
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La capitale del Belgio vive ore di paura. Di fatto è in atto un vero e proprio coprifuoco. La polizia sta dando la caccia a due uomini, uno trasporterebbe una bomba del tipo di quelle azionate dai kamikaze negli attacchi di Parigi. Secondo i media potrebbe essere lo stesso Salah, il ricercato numero uno in tutta Europa. Il ministero dell'Interno parla senza mezzi termini di una "minaccia molto grave e imminente". Il Comune di Bruxelles, cioè il municipio centrale della città, ha chiesto la chiusura di tutti i ristoranti e caffè della zona, per la minaccia terrorista. La polizia ha fatto il giro dei locali nel pomeriggio per avvertirli della raccomandazione. La gente si aspetta che da un momento all'altro succeda qualcosa. Magari uno o più blitz delle forze di sicurezza. ​Non si sa dove sia, non si sa nemmeno se sia vivo o morto. L'ombra di Salah Abdeslam si aggira per il Belgio, manda nel panico le autorità che consigliano di annullare gli eventi, e scatta la psicosi dei cittadini che ne segnalano la presenza ovunque, dopo che il Belgio ha creato un numero verde ad hoc. Allerta terrorismo ai massimi livelli nella capitale. In un comunicato, il Centro nazionale di crisi belga (Ocam) parla di "minaccia grave e imminente, cosa che richiede specifiche misure di sicurezza e raccomandazioni dettagliate alla popolazione". "In seguito alle ultime valutazioni il centro ha alzato l'allarme terrorismo a livello 4, a significare una minaccia molto grave, per la regione di Bruxelles", spiega la nota diffusa dal Ministero degli Interni. La prima conseguenza diretta stamattina è la chiusura di tutte le stazioni della metropolitana della capitale come misura di precauzione. Lo scrive la stampa belga online, precisando che gli autobus circolano normalmente, ma non tutti i tram. L'Ocam oltre a chiedere di annullare tutti i grandi eventi previsti a Bruxelles e "raccomanda di annullare le partite di calcio di prima e seconda divisione". Chiusi anche cinema e teatri e i principali monumenti compreso il simbolo di Bruxelles, l'Atomium.   "C'è il rischio di attentati simili a Parigi, gli obiettivi potenziali sono centri commerciali, trasporti comuni, grandi eventi, che sarannoannullati per consentire di risparmiare forze dell'ordine" ha detto il premier Charles Michel in conferenza stampa. "L'aumento del livello di allerta - ha aggiunto - è dovuto al rischio di attentati da parte di individui con armi ed esplosivi, forse in molteplici luoghi".L'Interpol ha inviato a tutti i Paesi europei un mandato di cattura internazionale per Salah che, dopo l'attacco ai locali vicino al Bataclan, si è dato alla fuga anziché morire da martire come ha fatto il fratello maggiore Brahim facendosi esplodere al Comptoir Voltaire. Secondo alcuni media, Salah avrebbe cambiato look e nome: occhialoni da nerd, parrucca riccia, si farebbe chiamare Yassine Baghli. Unico passaggio registrato certo, quello alla frontiera franco-belga all'alba di sabato, dopo gli attacchi, insieme ai due amici di Molenbeek, Mohammed Amri e Hamza Attouh, chiamati in aiuto per farsi andare a prendere in macchina da Bruxelles. Poi scattano le segnalazioni fantasma. L'ultima giovedì sera lo dava ad Anderlecht, un quartiere della periferia di Bruxelles adiacente a Molenbeek dove era in corso una serata universitaria, per cui è immediatamente scattata l'evacuazione. Un altro amico, secondo una testimonianza anonima, lo avrebbe addirittura visto martedì sera a Molenbeek, con un messaggio per il fratello Mohamed con cui gli diceva di essere in fuga anche dal Daesh. Sembrava fosse pure stato avvistato sulle Ardenne, a Chimay. E pare sia stato visto anche a fine ottobre nei locali gay della capitale belga a rubare carte d'identità.  La polizia belga ha trovato "un importante arsenale" in perquisizioni ieri sera a Molenbeek, tra cui prodotti chimici ed esplosivi. Nuovo arresto  stamattina: secondo quanto riporta in esclusiva la Dernière Heure, si tratta di A.Lazez, 39 anni, marocchino residente a Jette, un quartiere di Bruxelles. L'uomo, il terzo belga arrestato nell'inchiesta su Parigi, è accusato di aver aiutato Salah Abdeslam a Bruxelles dopo gli attentati di venerdì 13 a Parigi. È stata anche sequestrata una Citroen, collegata a Lazaz, all'interno della quale c'è del sangue e un'arma. Almeno sei giovani sono statifermati e interrogati dalla polizia in seguito ad un'operazionea Bierges, a pochi chilometri a sud di Bruxelles, nel Brabantevallone. Secondo fonti della Derniere Heure, Salah Abdeslam era solito frequentare quella zona. Di ritorno da Parigi a Bruxelles, dopo gli attentati, Salah Abdeslam non avrebbe avuto armi ma una cintura esplosiva ed era molto nervoso. Lo afferma l'avvocato di Hamza Attou, uno dei due amici che lo hannoripreso a Parigi e portato a Bruxelles sabato. "Secondo il mio assistito, Salah era estremamente nervoso e probabilmente pronto a farsi esplodere", ha detto l'avvocato alla Dernière Heure, precisando che nel tragitto "hanno parlato molto poco ma il mio cliente aveva molta paura".Le autorità turche hanno arrestato tre sospetti militanti del Daesh, tra cui un belga di 26 anni, di origine marocchina, che potrebbe essere implicato negli attacchi di Parigi. Secondo l'Anadolu due siriani e un belga - sono stati arrestati nei pressi di Antalya con l'accusa di"favoreggiamento" nei confronti del Daesh.  Il belga, arrestatonell'albergo dove alloggiava, sarebbe stato identificato comeAhmet Dahmani ed è sospettato di aver fatto un sopralluogo nellezone di Parigi dove si sono verificati gli attacchi.
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