venerdì 2 giugno 2017
Un contatto staccato per sbaglio ha innescato una catena di problemi che ha mandato in tilt, lo scorso fine settimana, i computer della compagnia aerea negli scali londinesi
Il caos nello scalo londinese di Gatwick del 27 maggio scorso (Ansa)

Il caos nello scalo londinese di Gatwick del 27 maggio scorso (Ansa)

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Ci sarebbe un banale errore umano - in interruttore staccato per sbaglio - dietro il caos in cui è
precipitata la British Airways nello scorso weekend, quando ha lasciato a terra 75.000 passeggeri. Lo scrivono i media britannici, citando fonti interne della compagnia di bandiera britannica. Un addetto alla manutenzione di un centro informatico avrebbe premuto inavvertitamente l'interruttore "off limits", interrompendo la corrente nel pomeriggio del 27 maggio e innescando la catena di blackout che è stata sistemata solo il giorno seguente. Resta da capire, però, come questo possa aver causato il collasso dell'intero sistema informatico della British senza che si attivassero procedure di emergenza.
La compagnia non ha minimizzato il valore di questa ricostruzione ricordando che l'inchiesta è ancora in corso. La tesi iniziale era di un sovraccarico che avrebbe danneggiato i sistemi informatici e quindi bloccato operazioni di volo, call center e sito Web.
Intanto arrivano altre cattive notizie per la British Airways: uno sciopero di quattro giorni a partire dal 16 giugno degli assistenti di bordo è stato proclamato dal sindacato Unite, nell'ambito della vertenza per chiedere un aumento degli stipendi.

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