venerdì 2 agosto 2019
La candidata liberaldemocratica e anti Brexit Jane Dodds ha vinto a Brecon e Radnorshire, grazie anche al sostegno di nazionalisti gallesi e verdi.
La candidata liberaldemocratica Jane Dodds a sinistra festeggia l'elezione insieme alla leader del partito Jo Swinson (Ansa)

La candidata liberaldemocratica Jane Dodds a sinistra festeggia l'elezione insieme alla leader del partito Jo Swinson (Ansa)

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JOHNSON PERDE SUPPLETIVA E RIMANE CON UN SOLO VOTO

E cosi il neoeletto premier britannico Boris Johnson scende a una maggioranza di soltanto un voto a Westminster, dopo che il suo candidato, Chris Davies, ha perso contro una rivale pro-Ue nell’ elezione suppletiva di Brecon e Radnorshire nel Galles.

E’ un risultato significativo se si considera che questa circoscrizione aveva votato per la Brexit nel referendum del 23 giugno 2016 e la liberaldemocratica Jane Dodds, che ha battuto il candidato di Johnson, Chris Davies, ha vinto con un margine di 1.425 preferenze.

Un vantaggio notevole se si pensa che i Tories, alle precedenti elezioni, avevano ottenuto 8.000 voti in più dei loro rivali. Da oggi diventa più difficile, per il leader Tory, concludere la Brexit entro il 31 ottobre, come ha promesso. Con una maggioranza così risicata e una buona parte del suo partito contraria alla Brexit senza accordo potrebbero essere proprio i colleghi Tory a fermare Johnson nella sua traiettoria di uscita dall’Europa.

MOZIONE DI SFIDUCIA LA PRIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE

Secondo i commentatori britannici una mozione di sfiducia contro il governo potrebbe essere presentata già nella prima settimana di settembre e il premier rischia di non sopravvivere. Il risultato di Brecon e Radnorshire è anche la dimostrazione che un’alleanza anti Brexit formata da liberaldemocratici, verdi, partito gallese e, magari, laburisti potrebbe avere successo e vincere addirittura un secondo referendum.

ECCO L'ALLEANZA ANTIBREXIT

A sostenere la liberaldemocratica Jane Dodds, ritirando i loro parlamentari, sono stati altri due partiti anti Brexit, quello nazionalista gallese del “Plaid Cymru” e i Verdi. Si tratta di un’alleanza di formazioni “Remain”, per restare dentro l’Unione Europea, che potrebbe funzionare anche nel caso di elezioni generali anticipate e magari comprendere il partito laburista. Insomma l’ultimo appuntamento politico importante, prima della pausa estiva, ha aperto scenari interessanti.

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