Dilma Rousseff ha ringraziato Inacio Lula da Silva per la sua vittoria nelle presidenziali in Brasile e si è impegnata a portare altri 20 milioni di persone fuori dalla povertà. La sessantaduenne ex guerrigliera, vittoriosa al ballottaggio con il 56% contro il 44% del conservatore Eduardo Serra, ha promesso di «onorare la fiducia» che le ha permesso di diventare il primo presidente donna del gigante sudamericano. «Porterò avanti l'era di nuova prosperità» inaugurata da Lula e dal Partido dos Trabalhadore per «sradicare la miseria dal Brasile e dare opportunità a tutti», ha assicurato. Parlando in un hotel di Brasilia dopo il trionfo elettorale che l'ha vista ottenere 55,5 milioni di voti contro i 43,5 del rivale socialdemocratico, la Rousseff ha indicato le sue priorità per i quattro anni al timone del Brasile a partire dal primo gennaio. «Saluto Lula con emozione, per il suo sostegno e la sua saggezza», ha affermato visibilmente emozionata, «busserò spesso alla sua porta e so che sarà sempre aperta». Da primo presidente-donna del Brasile, la Rousseff ha promesso di «costruire una società con eguali opportunità per uomini e donne». Ma il suo impegno sarà di garantire «una serie di diritti chiave, dall'alimentazione, a una dimora degna e alla pace sociale».«Sarò presidente di tutti i brasiliani ed estendo la mia mano ai partiti dell'opposizione», ha concluso l'exguerrigliera. Da parte sua Serra, alla seconda sconfitta in un'elezione presidenziale, le ha fatto gli auguri. «Ho lottato orgogliosamente contro il presidente», ha affermato, «a chi ci immagina sconfitti dico: abbiamo appena iniziato la nostra lotta».Ora la Rousseff avrà il compito di formare una squadra per la transizione e un nuovo governo che la faccia uscire dall'ombra ingombrante del suo predecessore Lula, reduce da due mandati che gli hanno conferito immensa popolarità tra i brasiliani.