sabato 9 novembre 2019
Gli agenti si sono uniti alla folla dei manifestanti anti-governativi a Cochabamba, Sucre, Tarija e Santa Cruz
La protesta degli agenti di polizia a Cochabamba (Ansa)

La protesta degli agenti di polizia a Cochabamba (Ansa)

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Evo Morales denuncia un "colpo di stato" messo in atto da "gruppi violenti che attentano all'ordine costituzionale" e lancia un grido di allarme sulla "democrazia a rischio". Il presidente della Bolivia è intervenuto su Twitter dopo l"ammutinamentò di agenti di polizia che protestano contro il suo governo e contro il rischio di nuovi scontri nel quadro delle proteste contro la rielezione del presidente.

Gli agenti hanno protestato a Cochabamba, Sucre, Tarija e Santa Cruz e Morales ha denunciato "davanti alla comunità internazionale questo attentato contro lo stato di diritto" e chiesto al popolo boliviano di "custodire pacificamente la democrazia" al fine di "preservare la pace e la vita come beni supremi al di sopra di qualsiasi interesse politico".

"Chiariamo alla società civile che gli agenti sono dislocati nelle loro strutture e non ammutinati come segnalano alcuni media", ha intanto riferito la polizia in un comunicato riportato dall'agenzia Abi. La polizia, vi si legge ancora, "in osservanza della Costituzione svolgerà la sua missione di mantenimento dell'ordine e della pace in tutto il territorio nazionale".

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