sabato 8 ottobre 2011
Sotto la regia del socialista Elio Di Rupo otto partiti hanno raggiunto un'intesa sulla riforma dello stato federale che spiana la strada alla formazione di un nuovo governo.
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I rappresentanti di otto partiti belgi, senza i separatisti fiamminghi dello N-Va, hanno raggiunto nella notte l'accordo per la riforma dello stato federale che potrà portare alla formazione di un nuovo governo. I dettagli dell'accordo, ed in particolare il ruolo dei partiti verdi fiammingo e francofono (Groen! e Ecolo), saranno messi a punto nel fine settimana e lunedì è previsto un nuovo incontro prima della presentazione ufficiale del testo che sarà fatta martedì alla riapertura delle Camere.

I negoziatori dei quattro partiti francofoni che hanno partecipato all'ultimo round di trattative - cominciato ad agosto sotto la guida del leader dei socialisti valloni Elio Di Rupo - hanno definito "storico" l'accordo, affermando che lancia "la più grande riforma dello Stato nella riforma del Belgio".

In un paese che è formalmente senza governo da aprile 2010 e che nel frattempo, guidato "per gli affari correnti" dal gabinetto Leterme, ha tanto assunto il semestre di presidenza Ue quanto partecipato alle operazioni militari di bombardamento in Libia, l'accordo arriva sotto la pressione dell'emergenza-Dexia.

La riforma dello stato delineata dall'accordo rinforza l'autonomia delle regioni (Fiandre, Vallonia e Bruxelles) in materia fiscale, gestione della sanità e dei servizi di protezione civile. Le regioni avranno autonomia anche per certi punti del codice della strada: potranno ad esempio stabilire limiti di velocità diversi e incamerare autonomamente i proventi delle infrazioni stradali commesse sulle strade regionali. Inoltre saranno cancellati i privilegi linguistici ed amministrativi finora concessi ai francofoni che vivono nella zone fiamminghe delle regione di Bruxelles.

Dal punto di vista politico resta da determinare il ruolo dei partiti verdi, con Groen! e Ecolo che reclamano entrambi un posto da vicepremier. Superato lo scoglio dell'accordo istituzionale sulla riforma dello stato, per la formazione del governo saranno necessarie ancora almeno due o tre settimane di trattative.

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