giovedì 31 marzo 2016
​Chi decide di andare a vivere in Belgio da un Paese fuori dell'Unione europea dovrà firmare un contratto che lo impegna a integrarsi nella società, rispettare i suoi usi e costumi, imparare la lingua (quale delle tre lingue ufficiali parlate nel Paese?) e denunciare ogni atto che possa essere legato al terrorismo.
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Chi decide di andare a vivere in Belgio da un Paese fuori dell'Unione europea dovrà firmare un contratto che lo impegna a integrarsi nella società, rispettare i suoi usi e costumi, imparare la lingua (quale delle tre lingue ufficiali parlate nel Paese?) e denunciare ogni atto che possa essere legato al terrorismo.

(Mappa linguistica del Belgio: le aree neerlandesi sono segnate in giallo, quelle francesi in rosso, quelle tedesche in blu)Qualunque violazione del contratto porta all'espulsione dal Paese, secondo la nuova legge varata dal Governo belga e fortemente voluta dal segretario di Stato all'immigrazione, Theo Francken, del partito nazionalista indipendentista fiammingo. Il testo verrà consegnato, nella propria lingua, a tutti coloro che decidono di soggiornare in Belgio per più di 30 giorni. Firmandolo ci si impegna a rispettare le libertà di culto, opinione, di orientamento sessuale, si condanna il terrorismo e ci si impegna a denunciare qualunque atto di cui si venga a conoscenza che possa avere un legame con il terrorismo.
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