giovedì 5 novembre 2015
Il padre di un bimbo morto lo ha buttato in mare per salvare il resto della famiglia. Erano su una piccola barca affondata vicino all'isola greca di Kos.
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​Un barca con 14 migranti a bordo è affondata nella notte vicino all'isola greca di Kos provocando la morte di due bambini: lo ha reso noto la Guardia Costiera greca. Il padre di uno dei bimbi morti è stato costretto a gettare in mare il corpo del figlio di sei anni - che risulta disperso - per salvare gli altri membri della sua famiglia. La guardia costiera ha recuperato questa mattina il corpo dell'altro bambino e ha riferito di aver tratto in salvo dal mare una decina di persone. Altre quattro erano riuscite a raggiungere la riva a nuoto. Con l'arrivo della stagione fredda, la forza dei venti e delle onde rappresentano un ulteriore fattore di rischio per i barconi spesso sovraccarichi. Nel frattempo, sull'isola di Lesbo migliaia di persone sono bloccate a terra per lo sciopero dei lavoratori del trasporto marittimo che impedisce ai traghetti con a bordo i migranti di salpare in direzioe del porto del Pireo. Il primo ministro Alexis Tsipras, e il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, oggi visiteranno i centri di accoglienza e di registrazione sull'isola. Schulz è arrivato ieri ad Atene per una visita di due giorni per osservare la situazione dei rifugiati.
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