sabato 10 agosto 2013
​La violenza torna a insanguinare l'Iraq negli ultimi gioni in cui si festeggia la fine del Ramadan. GLi attacchi sono stati compiuti nelle aree sciite della città. Altre dieci vittime nel nord-est del Paese.
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La violenza torna a insanguinare l'Iraq anche negli ultimi giorni in cui si festeggia con l'Eid al Fitr la fine del mese di Ramadan. Nove autobomba sono esplose, in diverse aree di Baghad, causando la morte di 60 persone e il ferimento di altre 200. Gli attacchi sono stati compiuti nelle aree sciite della città, le bombe sono state piazzate nei mercati e nelle affollate strade dove gli abitanti fanno acquisti. Altre 10 vittime si sono contate nel nord a Tuz Khurmato, 170 chilometri a nord-est dalla capitale, zona di confine contesa tra il governo di Baghdad e la regione autonoma del Kurdistan.Il Ramadn del 2013 sarà ricordato come uno dei più violenti, anche se di fatto dalla fine dello scorso anno le violenze interconfessionali tra sunniti e sciiti hanno fatto ripiombare il Paese nel periodo peggiore. In particolare da parte sunnita si colpiscono gli sciiti che, maggioranza numerica nel Paese erano sotto il giogo dei sunniti durante il regime di Saddam Hussein, ora guidano il Paese.

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