venerdì 1 luglio 2016
​Colpo di scena dopo la vittoria sul filo di lana dell'ecologista Van Der Bellen alle presidenziali. Accolto il ricorso dell'estrema destra, che aveva denunciato irregolarità. IL VOTO INVALIDATO Ecco com'erano andate le cose il 22 maggio
Austria, ballottaggio invalido. Si rivota
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​Il ballottaggio delle presidenziali in Austria va rifatto. Lo ha deciso la Corte costituzionale: il voto dello scorso 22 maggio non è valido a causa di irregolarità. Era stato il partito di estrema destra austriaco Parito della Libertà (Fpoe) a presentare ricorso per contestare i risultati delle urne, dove era risultato vittorioso l'ecologista Alexander Van Der Bellen, che aveva prevalso su Norbert Hofer con uno scarto di poco meno di 31mila voti (49,7% contro il 50,3%).>>> VOTO IN AUSTRIA, VINCE L'ECOLOGISTA DI UN SOFFIO (23/5) Nel corso di due settimane di udienze pubbliche circa 90 testimoni sono stati chiamati a deporre. Il FPOe sostiene che tra le irregolarità commesse c'è anche la gestione dei 700mila voti per posta, che erano risultati decisivi per assegnare la vittoria. Proclamato vincitore all'indomani del voto, Van Der Bellen avrebbe dovuto insediarsi ufficialmente il prossimo 8 luglio. Ora gli austriaci dovranno tornare alle urne."E' un fatto che ci fu spazio per brogli" nel ballottaggio, "alcune persone contarono da sole i voti e quello che fecero non si sa", ha detto Hofer. Secondo i giudici della Corte costituzionale, ci furono gravi irregolarità nel conteggio dei voti per posta in 14 dei 20 distretti elettorali su cui sono state condotte indagini: migliaia di schede sarebbero state aperte prima di quando fosse consentite e il conteggio sarebbe stato effettuato in alcuni casi da persone non autorizzate a farlo. Il numero dei voti con irregolarità supera la differenza tra i due candidati, quindi è stata ordinata la ripetizione del voto.

Le nuove votazioni si dovrebbero svolgere alla fine di settembre o, al più tardi, all'inizio di ottobre: questa l'informazione data dallo stesso Van der Bellen, ma la data non è stata confermata.La decisione della Corte apre un vuoto di potere, che dall'8 luglio in poi, quando Heinz Fischer lascerà la presidenza, sarà colmato dai tre presidenti del Parlamento, tra i quali vi è lo stesso Hofer, che promette un atteggiamento imparziale. "Eserciterò la mia funzione - ha detto - senza tenere in conto gli interessi dei diversi partiti politici".L'ondata nazionalista in Austria si era fatta sentire in modo forte nella fase in cui tra Vienna e Roma si cercava di definire la questione dei confini, che l'Austria aveva minacciato di blindare per rispondere all'emergenza profughi. La crisi dei migranti ebbe un ruolo decisivo nella campagna elettorale: circa 90.000 persone hanno chiesto asilo in Austria nel 2015, più dell'1% della popolazione. Per la prima volta dalla fine della II Guerra Mondiale i candidato non appartenevano a nessuno dei grandi partiti politici tradizionali, i socialdemocratici e i conservatori.

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