giovedì 16 agosto 2012
​L'Alta corte, a cui avevano presentato ricorso British American Tobacco, Philip Morris, Imperial Tobacco e Japan Tobacco, ha deciso che la legge non è contraria alla Costituzione: pacchetti tutti uguali dal primo dicembre.
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​L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha definito "storica" la decisione della giustizia australiana che impone di vendere i pacchetti di sigarette senza logo e ha lanciato un appello al resto del mondo a seguire la politica dell'Australia sul marketing del tabacco. "Con la vittoria australiana, la salute pubblica entra in un nuovo mondo coraggioso per il controllo del tabagismo", ha commentato la direttrice dell'Oms, Margaret Chan, in un comunicato, ricordando che la norma australiana è in accordo con la convenzione per il controllo del tabacco dell'Oms entrata in vigore nel 2005, di cui fanno parte 170 Paesi. Secondo l'Oms, il fumo uccide sei milioni di persone all'anno e se non si interviene la cifra salirà a otto milioni entro il 2030.L'Alta corte australiana ha dato via libera alla legge che stabilisce che dal primo dicembre i pacchetti di sigarette e sigari siano venduti in Australia in confezioni anonime di colore olivastro. Il supremo tribunale, presso il quale avevano presentato ricorso British American Tobacco, Philip Morris, Imperial Tobacco e Japan Tobacco, ha deciso che la legge non è contraria alla Costituzione: pacchetti tutti uguali, dovranno recare anche avvertenze sui danni del fumo.
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