martedì 22 ottobre 2013
​La guida dell'opposizione birmana era stata insignita del riconoscimento alla libertà di coscienza nel 1990, quando fu messa agli arresti domiciliari.
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Con 23 anni di ritardo, Aung San Suu Kyi ha finalmente ritirato di persona il premio Sakharov alla Libertà di coscienza che le era stato assegnato nel 1990. Raggiante e visibilmente emozionata, la leader dell'opposizione birmana lo ha ricevuto dalle mani del presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, mentre l'intero emiciclo si alzava in piedi per applaudirla.Il Premio viene assegnato ogni anno dal 1988 per commemorare lo scienziato e dissidente sovietico e il vincitore viene scelto dai presidenti di tutti i gruppi politici del Parlamento europeo. San Suu Kyi alla testa della Lega Nazionale per la Democrazia, nel maggio del 1990 vinse le prime elezioni multipartitiche nel Paese; ma la giunta militare che governava il Paese annullò il risultato; e da allora la "pasionaria" birmana, tra l'altro insignita del Premio Nobel per la Pace, ha trascorso lunghi anni agli arresti domiciliare, fino alla sua liberazione, nel 2010. ​
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