venerdì 20 novembre 2015
Ventuno morti nell'agguato all'hotel Radisson di Bamako, nel centro della capitale. SCHEDA Chi sono i terroristi islamici in Mali
Attentato a moschea in Iraq: 10 morti
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Il Mali si è svegliato oggi in stato di emergenza dopo l'assalto sferrato dai jihadisti all'hotel Radisson Blu nella capitale in cui sono morte 20 persone più due assalitori. Il presidente Ibrahim Boubacar Keita ha ordinato lo stato di emergenza nazionale per 10 giorni scattato a mezzanotte. Mentre è caccia a tre assalitori. Il lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta, dovrebbe iniziare lunedi. Ieri pomeriggio, dopo una lunga giornata è arrivata la notizia della liberazione degli ostaggi (76 di cui 58 stranieri) sequestrati da un gruppo terrorista in un albergo di lusso di Bamako, la capitale del Mali. Gli assalitori si sono poi asserragliati ai piani alti. Ma sono stati tutti uccisi. Secondo una fonte della missione delle Nazioni unite a Bamako erano in 13. Dietro l'attacco all'hotel Radisson di Bamako potrebbe esserci Mokhtar Belmokhtar, ex comandante di Al Qaeda in Maghreb. Lo ha detto il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drien. Tra le vittime un alto funzionario del parlamento della Federazione Vallonia-Bruxelles che era in missione a Bamako. Al blitz che ha portato alla liberazione degli ostaggi hanno partecipato, insieme ai maliani, le forze speciali francesi venute da Ouagadougou, nel vicino Burkina Faso.LA GIORNATA DI IERI - Assalitori armati inneggianti ad Allah hanno preso in ostaggio 170 persone (30 diendenti, 140 clienti) all'Hotel Radisson di Bamako, capitale del Mali, ex colonia francese nella quale da anni si combatte contro ribelli alleati ad al Qaeda. Le informazioni che sono arrivate finora sono frammentarie: non è ancora chiaro il numero di vittime, né quello dei feriti. Secondo il ministro della Sicurezza maliano, citato dal sito web di Le Monde, almeno tre degli ostaggi sarebbero morti nell'attacco. I media internazionali riportano che i jihadisti di al Mourabitoun (leggi la scheda sui gruppi terroristici islamici in Mali) hanno rivendicato sul loro account twitter l'attacco all'hotel Radisson di Bamako.

 

Fonti di sicurezza e la tv di stato maliana riferiscono che sarebbero 80 le persone liberate grazie all'intervento delle forze speciali che hanno setacciato l'albergo piano per piano.

Alcuni media hanno riportato la notizia che i assalitori hanno fatto uscire prima dei blitz alcune persone che avrebbero recitato alcuni versetti del Corano.

Quello che è certo è che il Radisson Blu Hotel è un albergo con clientela internazionale, frequentato da diplomatici e da uomini d'affari stranieri, considerato il più sicuro della città e dove dunque alloggiano spesso gli equipaggi di Air France. Dalla Francia è arrivata la voce del presidente Francois Hollande che ha promesso di fare il possibile "con isuoi mezzi sul campo per ottenere la liberazione degli ostaggi".

Dopo la sparatoria che ci sarebbe stata tra gli assalitori e i responsabili della sicurezza dell'albergo, le forze dell'ordine già dalle prime ore del mattino hanno stabilito nella zona un perimetro di sicurezza: sul posto tuttora si trovano soldati, polizia, forze speciali maliane, aiutati da forze di peacekeeping Onu Minusma, oltre a truppe francesi e uomini della vicina ambasciata. Da Parigi sono partiti una quarantina di "teste di cuoio" della Gendermeria francese, oltre a una decina di esperti della polizia scientifica.

Dalle prime ricostruzioni, sembra che il commando degli assalitori formato da circa 12 persone sia arrivato al Radisson Hotel su una macchina con targa diplomatica.

La sparatoria "è avvenuta al settimo piano: jihadisti stanno sparando nel corridoio", ha riferito una fonte della sicurezza. Al settimo piano, stando a quanto riporta il quotidiano francese Liberation, le camere erano utilizzate dal personale di volo di Air France. Ci sarabbero inoltre anche dei turisti cinesi all'hotel Radisson. L'Unità di difesa della Farnesina, in Italia, è stata immediatamente attivata: dopo le verifiche è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a confermare che non sono coinvolti italiani.

L'ambasciata americana ha twittato per segnalare la sparatoria, chiedendo ai propri cittadini di non muoversi in strada e di dare proprie notizie a casa.

 

IL PRECEDENTE ATTENTATO A MARZO 

Lo scorso 7 marzo un precedente attentato di matrice jihadista era avvenuto in un ristorante della capitale maliana nella notte tra venerdì e sabato. Il tutto si era svolto in pochi minuti. Un commando di almeno 4 uomini armati aveva preso di mira "La Terrasse", un noto locale del quartiere Hippodrome frequentato spesso da stranieri. Il bilancio allora era stato di 6 morti e oltre dieci feriti. «I primi spari sono iniziati all'una di sabato mattina (le due, ora italiana, ndr)», aveva spiegato Falaye Kanté, un portavoce della polizia locale.

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